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Il Meridione ha grandi potenzialità nella geotermia

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Il progetto Vigor ha censito 23 siti adatti in Campania, Calabria, Puglia e Sicilia

Fonte: Energia 24 Club.it

Autore: Energia 24 Club.it

Le regioni del Sud Italia detengono nel proprio sottosuolo ampie risorse geotermiche che potrebbero essere adeguatamente sfruttate. È quanto ha messo in luce lo studio Vigor (Valutazione del potenziale Geotermico delle Regioni della convergenza), un progetto nato dalla collaborazione tra Cnr e ministero dello Sviluppo economico, che ha censito 23 siti dove sono presenti sorgenti di acqua idrotermale in Campania, Calabria, Puglia e Sicilia. È stata messa a punto una vera e propria mappa che indica sia i luoghi in cui è possibile attingere energia geotermica (questi impianti attualmente sono presenti soltanto in Toscana, ndr) che quelli che potenzialmente si possono utilizzare per il geoscambio.

Questo sistema consiste nel prelevare d’estate l’aria calda immagazzinandola nei primi metri del suolo. D’inverno può, poi, essere ripresa e utilizzata per il riscaldamento. In pratica si tratta di sistemi di climatizzazione già sperimentati in diverse nazioni come Svezia, Canada, Svizzera e la stessa Italia. Un circuito di fluido (anche semplice acqua) viene affondato nel terreno e una pompa di calore bidirezionale vi trasferisce il caldo estivo che si riutilizza quando arriva la stagione fredda. Il contrario si fa d’estate. Bastano pochi gradi di differenza tra la temperatura ambiente e quella che viene dai tubi del geoscambio e la pompa di calore è in grado di moltiplicarla da tre a sette volte. I due più grandi impianti di geoscambio d’Europa sono stati realizzati in Italia dalla svedese Ikea. Il primo, con 304 sonde, si trova a Corsico (Milano) e il secondo a Parma con 213 sonde. «L’Italia sconta un pesante ritardo nelle pompe di calore geotermiche – dice Sergio Chiesa del Cnr, autore di un recente studio – perché rappresentano solo l’8% della geotermia italiana. Eppure questo è oggi, su scala mondiale, uno dei settori più dinamici nelle rinnovabili».