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Il Geoparco delle Colline Metallifere a Mediterre

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Il direttore del Geoparco, Alessandra Casini, è intervenuta al workshop “GeoMed: geologia, ambienti e cultura a confronto” organizzato nell’ambito della rassegna Mediterre, il cantiere euro mediterraneo della sostenibilità.

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

Il workshop dedicato ai geoparchi si è tenuto quest’anno a Mediterre, la rassegna dei parchi euro mediterranei organizzata a Bari da Federparchi e Regione Puglia.

Un’occasione per far incontrare esperti italiani ed europei che si occupano di questo settore peculiare nell’ambito più ampio del sistema dei parchi.

All’evento, ideato e coordinato dalla Società Italiana di Geologia Ambientale e dal Forum Nazionale dei Geoparchi Italiani, che ha visto protagonisti il ministro dell’Ambiente Corrado Clini, il governatore della Puglia, Nicky Vendola e il presidente di Federparchi, Giampiero Sammuri, ha preso parte anche Alessandra Casini, direttore del Geoparco delle Colline Metallifere, che ha portato quindi l’esperienza del territorio grossetano.

Il Parco Tecnologico e Archeologico delle Colline Metallifere Grossetane è uno dei primi a carattere tematico istituito in Italia dal Ministero dell’Ambiente, e ha caratteristiche peculiari nella rete dei parchi europei per il valore delle presenze archeologiche, del suo patrimonio archeo-industriale e per le specificità ambientali e paesaggistiche anche per la presenza della risorsa geotermica.

«Il nostro –ha detto Antonella Casini– è un parco complesso costituito da un paesaggio mutevole e unico nel suo genere, dalla città-fabbrica di Follonica, al paesaggio storico-minerario di Massa Marittima, ai campi geotermici di Monterotondo».

Il parco, che è stato inserito nel network dei geoparchi europei ottenendo il riconoscimento dall’UNESCO, è infatti caratterizzato da una molteplicità di ambienti legati dal filo conduttore del patrimonio geologico.

ll Parco –si legge sul sito– nasce dalla volontà di non disperdere la storia delle attività minerarie e della metallurgia che si sono succedute nel comprensorio delle Colline metallifere Grossetane per circa tre millenni e che hanno influito alla determinazione del loro paesaggio“.

Ma per poter ottenere il riconoscimento come geoparco è necessario che, oltre ad essere “un territorio che possiede un patrimonio geologico particolare”, vi si legga anche (riprendendo ciò che indicano i requisiti) “una strategia di sviluppo sostenibile e (…) confini ben definiti e sufficiente estensione per consentire uno sviluppo economico efficace del comprensorio”.

Per questo, come ha rilevato il direttore Casini «essere in una rete europea aiuta nel difficile processo di valorizzazione, di conoscenza del patrimonio, la sua integrazione con il turismo e le attività economiche sostenibili».

Del geoparco delle Colline Metallifere fanno parte i territori dei Comuni di Follonica, Gavorrano, Massa Marittima, Montieri, Monterotondo Marittimo, Roccastrada e Scarlino e i percorsi individuati all’interno del parco si distinguono quindi in base alle peculiarità dei territori.

Si distinguono, infatti, gli itinerari dedicati alle presenze dei minerali (Allume, Ferro, Lignite, Pirite, Ferro, Rame e Argento) o di insediamenti architettonici (percorso dei Castelli); delle attività che li hanno caratterizzati proprio per la presenza di minerali (percorso delle Miniere e della Metallurgia) e per quelle che ancora li caratterizzano, come il percorso della Geotermia.

Quest’ultimo si sviluppa essenzialmente nell’area di Monterotondo Marittimo, caratterizzata da una forte presenza di attività geotermica. Lungo il percorso si possono apprezzare manifestazioni geotermiche naturali con la fuoriuscita dal terreno di vapore, presenza di fumarole, putizze e lagoni nel parco delle Biancane, così come le attività che dalla geotermia derivano sfruttando i pozzi geotermici per alimentare le centrali elettriche.