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Il Fondo per Kyoto sblocca 600 mln

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Al via i contributi per rinnovabili e risparmio energetico
Lo strumento sarà operativo dal 1° marzo e si rivolge a imprese, cittadini ed enti pubblici

Fonte: Italia Oggi

Autore: Roberto Lenzi

Possibile richiedere contributi per investire in fonti rinnovabili e risparmio energetico. Su tutto il territorio nazionale, imprese, cittadini ed enti pubblici potranno finalmente contare sul Fondo Kyoto, che diventerà operativo a breve. Mentre, per le zone convergenza, sarà presto possibile presentare domanda per sviluppare la filiera delle biomasse. Per quanto riguarda il Fondo Kyoto, il ministero dell’ambiente, Cassa depositi e prestiti e Abi presenteranno l’avvio dello strumento il prossimo 16 febbraio, l’operatività è stata annunciata dal 1° marzo.
È quindi imminente la partenza del Fondo, dopo oltre quattro anni dalla sua istituzione attraverso l’articolo 1, commi 1110-1115, della legge 27 dicembre 2007, n. 296. Si tratta di fondi per ben 600 milioni di euro, a disposizione di tutto il territorio nazionale, che saranno distribuiti con la modalità del fondo rotativo, attraverso finanziamenti al tasso dello 0,50% annuo. I fondi sono già ripartiti tra le varie misure previste e tra le tre aree nazionali di Nord, Centro e Sud.
Attualmente, si attende quindi solo l’emanazione della circolare esplicativa che darà il via alle domande; la modulistica, invece, è già a disposizione visto che era stata approvata con decreto 25 novembre 2008, e poi modificata dal più recente dm 19 luglio 2011.
Sono previste misure a sostegno della climatizzazione degli edifici, delle varie fonti rinnovabili, quali eolico, idroelettrico, fotovoltaico, termico a biomassa, microcogenerazione, sostituzione di motori elettrici e protossido di azoto. Sono invece riservate ad enti pubblici le misure a sostegno della cogenerazione, solare termico e involucro edilizio. Possibile finanziare anche progetti di ricerca e sviluppo. Sono in genere destinatari del fondo le imprese di tutte le dimensioni, le persone fisiche, le persone giuridiche private quali associazioni e fondazioni, i soggetti pubblici in genere e i condominii.
Finanziamento fino al 70% delle spese. Il finanziamento è concesso fino alla misura massima del 70% delle spese ammissibili, quota che raggiunge il 90% in caso di enti pubblici.
Per quanto riguarda le imprese, l’agevolazione è concessa in regime «de minimis». Le agevolazioni sono cumulabili con agevolazioni contributive o finanziarie previste da altre normative comunitarie, nazionali e regionali entro le intensità di aiuto massime consentite dalla vigente normativa dell’Unione europea.
I finanziamenti agevolati assumono la forma di prestiti di scopo, di durata non inferiore a tre anni e non superiore a sei, a rate semestrali, costanti (metodo francese), posticipate. L’ammortamento dei prestiti decorre dal 1° gennaio dell’anno successivo al perfezionamento del contratto di finanziamento agevolato, ovvero dal 1° luglio dello stesso anno per i contratti conclusi nel primo semestre. Solo in caso di progetti di ricerca precompetitiva, il finanziamento, destinato a istituti superiori di ricerca, sia pubblici che privati, le università e i loro consorzi, è limitato al 50% delle spese ammissibili.
Finanziabili progettazioni, attrezzature, infrastrutture e installazione. Sono finanziabili i costi di progettazione di sistema ivi compresa l’eventuale realizzazione di diagnosi energetica e studi di fattibilità strettamente necessari per la progettazione degli interventi; tali costi sono riconosciuti nella misura massima dell’8% del totale generale dei costi ammissibili. Inoltre, sono ammissibili i costi delle apparecchiature comprensivo delle forniture di materiali e dei componenti strettamente necessari alla realizzazione dell’intervento e i costi delle infrastrutture comprese le opere edili strettamente necessarie alla realizzazione dell’impianto, i costi di allacciamento alla rete, ovvero nel caso della «Misura usi finali», i costi strettamente necessari al montaggio e assemblaggio delle tecnologie installabili. Infine, è possibile finanziare i costi di installazione, compresi avviamento e collaudo. Sono esclusi i costi di esercizio, quali, ad esempio, personale, combustibili e manutenzione ordinaria.
Spese ammesse successivamente alla pubblicazione della circolare. Non è ancora possibile avviare l’investimento che sarà oggetto di richiesta di accesso al Fondo Kyoto. Si dovrà infatti attendere la pubblicazione della circolare prevista dal dm 25/11/2008. Tutti i soggetti interessati devono prestare particolare attenzione a questa condizione, visto che, inizialmente, era prevista la possibilità di avviare gli investimenti già con il primo dm, possibilità poi cancellata anche visto il dilatarsi dei tempi per l’uscita della circolare.
Domande a partire dal 15° giorno successivo alla pubblicazione della circolare. Già il primo dm del 2008 ha previsto che la domanda di ammissione debba essere presentata a decorrere dal quindicesimo giorno successivo alla data di pubblicazione della circolare nella Gazzetta Ufficiale e fino al 135° giorno dalla stessa data di pubblicazione.