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Il decreto che taglia gli incentivi alle Rinnovabili rischia di uccidere aziende e addetti del settore

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Marco Sabatini, vice presidente della Provincia di Grosseto e assessore alle Energie rinnovabili, interviene sulla modifica apportata oggi dal Governo al decreto che modula gli incentivi al solare fotovoltaico: fino al 31 maggio 2011 rimarrà in vigore l’attuale regime; il sostegno al solare per i quali “l’allacciamento alla rete elettrica abbia luogo successivamente”, invece, sarà disciplinato con decreto del ministro dello Sviluppo economico di concerto con il ministero dell’Ambiente e sentita la Conferenza Unificata entro il 30 aprile.

Fonte: Provincia di Grosseto

Autore: Marco Sabatini

“Si tratta di un nuovo attentato del Governo allo sviluppo delle energie rinnovabili in Italia – commenta Marco Sabatini -. Il testo originale del decreto, già nefasto, è stato forse ulteriormente peggiorato, tanto da essere, al momento, un’arma terribile che rischia di uccidere l’intera economia che ruota attorno al solare fotovoltaico. Si tratta di aziende e di addetti che, da un giorno all’altro, vedono il proprio futuro diventare nerissimo”.
Tre i principi a cui si dovrà ispirare il decreto del ministro dello Sviluppo economico: determinazione di un limite annuale di potenza elettrica cumulativa degli impianti fotovoltaici che possono ottenere tariffe incentivanti, determinazione delle tariffe (che dovranno tenere conto della riduzione dei costi delle tecnologie, degli impianti e degli incentivi applicati negli altri paesi Ue), quote differenziate per le tariffe sulla base della “natura dell’area di sedime”.
“Il governo nazionale, nonostante il parere contrario degli enti locali e delle imprese – continua Sabatini -, ha deciso il taglio degli incentivi alle energie rinnovabili. È una scelta chiara, se pur mitigata e dilazionata dopo le pressioni politiche ed imprenditoriali, che contraddice quanto stabilito negli anni passati. Nel 2008, infatti, il Parlamento aveva approvato il pacchetto clima ed energia per conseguire gli obiettivi che l’Ue si è fissata per il 2020: ridurre del 20 per cento le emissioni di gas a effetto serra, incrementare della stessa percentuale il risparmio energetico e aumentare al 20 per cento il consumo di fonti rinnovabili. Su questa base le Regioni avevano adeguato le proprie azioni di politica energetica e territoriali”.
“Oggi il governo di centrodestra contraddice apertamente quelle scelte positive – continua Sabatini – riducendo drasticamente gli incentivi, decretando, di fatto, la fine dello sviluppo delle rinnovabili. Gli effetti saranno ambientali ed economici. La scelta colpisce, infatti, violentemente uno dei pochi settori economici vitali e l’industria più fiorente del mercato italiano e regionale”.
“Le energie rinnovabili oggi impiegano in Italia più di 120mila persone oltre che numerosissime imprese che hanno sviluppato ricerca e tecnologia avanzata sul territorio nazionale. In Toscana il numero degli occupati nel settore ha raggiunto oramai migliaia di unità. Nella nostra provincia si è sviluppato in pochi anni un tessuto di competenze e di aziende molto importante e l’installazione degli impianti può favorire la conservazione del tessuto rurale”.

“È sconcertante vedere la totale incuranza con cui il Governo porti avanti la sua politica energetica – coclude Sabatini -: fa naufragare lo sviluppo delle energie rinnovabili per puntare tutto su una tecnologia superata e pericolosa come il nucleare”.