I fenomeni geotermici nell’area mediterranea e in particolare in Toscana, erano noti fin dalla preistoria e furono utilizzati per scopi termali sia dagli Etruschi sia dai Romani. Nel XIX secolo, in Toscana, a Larderello, partendo dalle manifestazioni geotermiche naturali, fu sviluppata l’industria chimica e nel secolo successivo nacque – prima nel mondo – l’industria geotermoelettrica. La prima centrale elettrica azionata da vapore geotermico è entrata in funzione nell’anno 1913, esattamente un secolo fa.
«Lo sviluppo della geotermia fino ai nostri giorni, rappresenta un vanto per la nostra Regione, che da essa ottiene oggi quasi il 30% del proprio fabbisogno di energia elettrica, da una fonte naturale, rinnovabile ed ecologica- hanno dichiarato dall’Università di Pisa- Inoltre la geotermia ha attualmente una valenza di grande pregio anche per l’uso diretto del calore terrestre, con varie applicazioni agricole, serricole e industriali, ma soprattutto nell’ambito della climatizzazione delle case con pompe di calore geotermiche, la cui diffusione è in continua crescita».
Dopo i saluti e l’introduzione dei professori Walter Grassi, e Vincenzo Cavasinni, seguiranno gli interventi di Renata Grifoni Cremonesi (Università di Pisa), Raffaele Cataldi (Ugi), Roberto Parri (Enel Green Power) e Giancarlo Passaleva (Ugi). L’incontro è aperto al pubblico.