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Il catalogo degli interventi

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Una bussola per la scelta tra 50 e 55 per cento
I due istituti si sono avvicinati: le decisioni ormai dipendono da capienza fiscale, somme investite e burocrazia

Fonte: Il Sole24ore

Autore: Silvio Rezzonico Giovanni Tucci

Ristrutturare? È il momento giusto, con la detrazione fiscale aumentata dal 36% al 50% fino alla fine di giugno 2013 e la detrazione del 55% per il risparmio energetico confermata fino alla stessa data. Una programmazione intelligente punterà a due target: il primo è il taglio dei costi di gestione del proprio immobile; il secondo è l’incremento del suo valore.
Quanto al primo obiettivo, le agevolazioni fiscali esistenti spaziano su un ventaglio piuttosto ampio di possibili interventi, che portano a netti tagli nei costi della bolletta del riscaldamento e del condizionamento estivo.
Raggiungere il secondo obiettivo è invece meno semplice, almeno se si vogliono far rientrare tutte le spese nel perimetro della detrazione: in molti casi, infatti, la riqualificazione avviene con opere catalogate come «manutenzione ordinaria» (si veda l’articolo in basso a sinistra).
Un’altra questione riguarda il possibile «arbitraggio» tra le due detrazioni fiscali, quella del 50% e quella del 55 per cento. Negli immobili residenziali tutte le opere di risparmio energetico che rispettino i requisiti e le tipologie previste per essere agevolate dalla detrazione fiscale del 55%, potrebbero comunque e sempre godere della minore detrazione fiscale del 50%, a scelta del contribuente. Quindi le due detrazioni possono trovarsi in competizione l’una con l’altra, soprattutto fino a tutto giugno 2013, dal momento che il 50% di bonus è poco meno del 55 per cento.
In questi casi a vincere può essere il 50%
– se si vuole evitare la trasmissione della documentazione tecnica all’Enea, soprattutto in caso di opere di coibentazione o di riqualificazione energetica totale dell’edificio che prevedono la richiesta di un attestato di certificazione energetica e la compilazione dell’attestato di qualificazione energetica sul sito Enea. Tra l’altro il maggiore costo delle prestazioni professionali può azzerare quel 5% in più di detrazione;
– se comunque, si ha poca «capienza fiscale» e quindi si possono detrarre spese fino a una certa misura.
Viceversa il 55% è favorito nel caso in cui:
– la documentazione tecnica da trasmettere all’Enea è di semplicissima compilazione (sostituzione di infissi, pannelli solari termici) o abbastanza semplice da compilare (sostituzione di caldaie con modelli a condensazione);
– le opere che si vanno a eseguire hanno alti costi (superiori a 96mila euro) e prevedibilmente comprendono sia lavori agevolati ai sensi del bonus del 50% che lavori agevolati ai sensi del 55 per cento.
Ovviamente gli immobili non residenziali possono godere solo del bonus del 55% e non di quello del 50%: in questo caso non c’è match.
Ci sono però anche diversi lavori che, pur portando a un incremento dell’efficienza energetica dell’immobile, non sono per questo coperti dalla detrazione del 55%, ma solo da quella del 50-36 per cento. Tra di essi possono rientrare, a titolo di esempio:
– la sostituzione delle caldaie esistenti con altre non a condensazione ma comunque con miglioramento dei rendimenti;
– la sostituzione degli infissi con altri di tipo, colore e/o materiale diverso che non raggiungono però le trasmittanze previste per godere della detrazione del 55%;
– la messa in opera di coibentazioni che non sono adeguate ai requisiti di trasmittanza termica previsti dal Dm 26 gennaio 2010 per il 55%;
– l’installazione di caldaie a biomasse (per esempio a legna o pellets) che non preveda la riqualificazione energetica dell’intero edificio;
– l’installazione di impianti mini-eolici o microidraulici non connessi in rete;
– la semplice installazione di pompe di calore a servizio, per esempio, di condizionatori dell’aria;
– la connessione di impianti idraulici di apparecchi atti a eliminare il calcare dall’acqua (addolcitori), al fine di incrementare l’efficienza e la durata di caldaie, lavastoviglie, lavatrici;
– la posa di schermature solari sulle finestre e porte finestre (tendoni, pellicole filtranti sul vetri), per incrementare il raffrescamento estivo dei locali;
– la posa di pannelli fotovoltaici sul tetto decidendo di non ricorrere alle agevolazioni previste dal cosiddetto conto energia.