L’Italia è il primo Paese al mondo che ha sfruttato il vapore terrestre per fini industriali. Il 4 luglio 1904 tutto inizia in Toscana, a Larderello cinque lampadine si accendono grazie alla trasformazione del vapore emanato dal terreno in elettricità.
In Toscana, Enel, gestisce uno dei più grandi complessi geotermici del mondo producendo "oltre 5 TWh l’anno, pari al 26% del fabbisogno regionale, fornisce calore per riscaldare più di 8.700 utenze domestiche e commerciali e circa 25 ettari di serre".
Enel Green Power ha allacciato alla rete una nuova centrale geotermoelettrica Bagnore 4, che si trova nei Comuni di Santa Fiora e Arcidosso.
L’investimento di 120 milioni di euro finanziato parzialmente attraverso risorse della Banca Europea per gli Investimenti – BEI, è solo una parte del programma che prevede un investimento nella geotermia toscana di circa 600 milioni di euro.
Indotto – 130 persone hanno lavorato in cantiere e la Centrale occuperà circa 40 persone tra addetti diretti e indiretti.
Bagnore 4 è munita di un sistema di monitoraggio e tele-diagnostica, in grado di garantire elevati standard di affidabilità e di efficienza. "I materiali utilizzati sono “made in Italy”. Enel Green Power è inoltre impegnata con le Amministrazioni locali per sostenere un percorso di sostegno e di trasferimento di know how per la nascita di imprenditoria locale ad alta specializzazione, nei settori della meccanica e dell’automazione, con l’obiettivo di incrementare le ricadute sul territorio e l’occupazione indiretta dell’indotto geotermico".