Home Cosvig Il 27 agosto al via il Quinto Conto Energia

Il 27 agosto al via il Quinto Conto Energia

522
0
CONDIVIDI
Ma rimangono disponibili solo 700 milioni del tetto massimo previsto per gli incentivi

Fonte: Rinnovabili e Territorio

Autore: Redazione

Con il DM 05/07/2012 il Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini e il Ministro dell’Agricoltura Mario Catania, hanno definitivamente approvato i nuovi incentivi per l’energia da fonte fotovoltaica.

Il decreto, che è stato pubblicato sul Supplemento n. 143 alla Gazzetta n. 159 del 10/07/2012 ed entrerà in vigore dal 27 agosto prossimo, si applica a tutti gli impianti che entreranno in esercizio dopo il 27 agosto 2012, ad eccezione degli impianti fotovoltaici realizzati su edifici pubblici e su aree delle Pubbliche Amministrazioni che entrano in esercizio entro il 31 dicembre 2012 e che potranno continuare a beneficiare del IV Conto Energia.

Il decreto però si applica sino allo scadere di 30 giorni successivamente alla data del raggiungimento di un costo cumulato di 6,7 miliardi di euro all’anno e, dato che già ad oggi siamo a oltre 6 miliardi annui, rimangono per il V Conto energia circa 700 milioni di euro per raggiungere il tetto massimo.

Questo porta a presupporre che, come sostenuto da molti, il V conto energia avrà vita breve, considerando il fatto che la quota dei 6 miliardi di incentivi è stata raggiunta il 12 luglio e che in meno di una settimana sono stati esauriti 100 milioni di euro per la corsa agli incentivi del Quarto Conto energia, non appena è stato chiaro che il futuro sarebbe stato incerto.

 

Per accedere agli incentivi sono previste due possibilità: direttamente o tramite registro.

L’accesso diretto è possibile per gli impianti con potenza inferiore o uguale a 50 Kw posti su edifici in sostituzione di coperture con completa rimozione dell’eternit; per impianti di potenza inferiore o uguale a 12 kW o per quelli che vengono potenziati sino a tale soglia. Sempre per accesso diretto potranno accedere agli incentivi gli impianti integrati con caratteristiche innovative e quelli a concentrazione e gli impianti realizzati da Amministrazioni pubbliche, (fino al raggiungimento di un costo indicativo cumulato degli incentivi di 50 ML€).

L’accesso tramite i registri è previsto per gli impianti che non rientrano tra i precedenti ed è modulato sulla base dei limiti massimi di costo indicativo cumulato annuo degli incentivi (1° registro: 140 milioni di euro; 2° registro: 120 milioni di euro; registri successivi: 80 milioni di euro a registro)

 

I bandi di iscrizione ai registri saranno pubblicati dal GSE con cadenza semestrale e la graduatoria degli impianti fotovoltaici iscritti al registro sarà formulata applicando, in ordine gerarchico, determinati criteri di priorità.

Qualora le risorse disponibili non coprano integralmente tutti gli impianti ricadenti in una delle categorie indicate sono previsti ulteriori criteri di priorità, da applicare in ordine gerarchico: impianti per i quali è richiesta una tariffa ridotta del 5%; precedenza della data del titolo autorizzativo; minore potenza dell’impianto; precedenza della data della richiesta di iscrizione al registro.

 

Sono inoltre previsti dei requisiti specifici per i moduli fotovoltaici e per i produttori degli stessi.

I produttori devono aderire a un sistema o consorzio europeo che garantisca il riciclo, deve possedere le certificazioni ISO 9001 (qualità), OHSAS 18001 (salute e sicurezza del lavoro) e ISO 14000 (gestione ambientale); essere in possesso di certificato di ispezione di fabbrica (anche per i produttori di inverter).

Infine gli impianti fotovoltaici, per accedere agli incentivi, devono avere almeno uno dei seguenti requisiti: essere installati su edifici dotati di certificazione energetica in corso di validità; in sostituzione di amianto o eternit; su pergole, serre, fabbricati rurali, edifici a destinazione produttiva non soggetti all’obbligo di certificazione energetica, barriere acustiche, tettoie o pensiline; su discariche esaurite o siti contaminati.


Inoltre gli impianti installati secondo le direttive dell’articolo 65 del decreto liberalizzazioni o quelli (diversi dai precedenti) che hanno ottenuto il titolo autorizzativo entro la data di entrata in vigore del V Conto energia.

 

Coloro che richiedono le tariffe incentivanti o anche l’iscrizione ai registri devono versare al GSE un contributo per le spese di istruttoria pari a 3 € per ogni kW di potenza nominale dell’impianto, fino a 20 kW, e 2 € per ogni kW di potenza eccedente i 20 kW.

Inoltre, i soggetti responsabili che accedono alle tariffe incentivanti sono tenuti, a decorrere dal 1 gennaio 2013, a corrispondere al GSE un contributo di 0,05 centesimi di € per ogni kWh di energia incentivata.