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I territori geotermici protagonisti al Salone del Gusto tra libri, degustazioni e peperoncini

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Qui la geotermia non è solo energia rinnovabile in grado di soddisfare quasi il 27% del fabbisogno elettrico regionale, ma anche una risorsa storica, culturale e turistica

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

A un anno da Expo, la Toscana è tornata ad essere protagonista, stavolta al Salone del Gusto di Torino, forte anche della «grande collaborazione con Slow Food, che sappiamo avere una grande capacità di penetrazione». A sottolinearlo è stato l’assessore regionale all’Agricoltura Marco Remaschi, che, intervenendo dalla città della Mole non ha mancato di evidenziare come proprio dal «Salone del Gusto arriva una spinta ulteriore al nostro settore agroalimentare affinché continui il cammino virtuoso intrapreso nel segno della qualità, della biodiversità, della tracciabilità dei prodotti».
Le iniziative messe in campo per presentare prodotti peculiari della Toscana e soprattutto l’attenta e articolata politica legata alla promozione e sviluppo di una filiera agroalimentare sostenibile sono state portate avanti in collaborazione proprio con Slow Food, e hanno trovato un perno centrale nei territori geotermici.
I prodotti della Comunità del Cibo a Energie Rinnovabili (oggi forte di 20 produttori associati, è nata nel 2009 grazie ad un’intesa tra Slow Food Toscana, Fondazione Slow Food per la Biodiversità ONLUS e CoSviG, hanno fatto bella mostra di sé durante le degustazioni e i laboratori del gusto, attirando sincera curiosità e apprezzamenti da parte dei visitatori.
Grazie al CoSviG e alla CCER, la geotermia e i “prodotti rinnovabili” dei territori sono stati protagonisti durante tutta la manifestazione di Torino con laboratori e iniziative che hanno permesso di far conoscere la sostenibilità e l’unicità dei processi di produzione di cibi di altissima qualità di queste particolarissime aree toscane, un percorso possibile grazie alla collaborazione tra istituzioni, CoSviG, CCER, Enel Green Power, aziende e tessuto sociale locale. In particolar modo, i peperoncini prodotti negli orti di Podere Bazzino sono “sbarcati” al Salone del Gusto con la presentazione del nuovo progetto “Comunità del Cibo a Energie Rinnovabili con Bazzino. Quando il cibo è anche accoglienza e consapevolezza”, con il contributo di CoSviG e della cooperativa sociale amiatina “Il Quadrifoglio”, dove vengono svolte attività di agricoltura sociale per soggetti che vivono percorsi di reinserimento sociale.
Ma la geotermia toscana è stata protagonista a Torino anche attraverso la presentazione al Salone del Gusto del libro “Un viaggio in Toscana. La via della geotermia: dalla Val di Cecina all’Amiata”, (edito da Effigi), nel contesto delle iniziative promosse allo stand di Slow Food Toscana nella splendida cornice di piazza Castello. Il volume propone un viaggio nei territori geotermici della Toscana tra le province di Pisa, Siena e Grosseto, dove la geotermia -che non è solo energia rinnovabile in grado di soddisfare quasi il 27% del fabbisogno elettrico regionale- ma anche risorsa storica, culturale e turistica.
La presentazione, molto partecipata, è stata promossa da CoSviG (Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche) e CCER (Comunità del Cibo a Energie Rinnovabili della Toscana), e ha visto gli interventi di Loredana Torsello di CoSviG e di Giampaolo Vecchieschi di Enel Green Power e dei rappresentanti del Consorzio Turistico Volterra Valdicecina.