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I regolamenti urbanistici energeticamente virtuosi crescono

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L’Osservatorio nazionale regolamenti edilizi per il risparmio energetico (Onre) di Legambiente e Cresme rileva un cambiamento in atto nella filiera delle costruzioni, che va nella direzione dell’efficienza energetica.

Fonte: Rinnovabili & Territorio

Autore: Redazione

Dal rapporto presentato al Saie di Bologna dall’Osservatorio Nazionale Regolamenti Edilizi per il Risparmio Energetico (Onre) emerge un’edilizia sempre più sostenibile nei Comuni italiani.

I parametri presi in considerazione, quali isolamento termico, utilizzo di fonti rinnovabili, efficienza energetica degli impianti, orientamento e schermatura degli edifici, materiali da costruzioni locali e riciclabili, risultano, infatti, sempre più presenti nei regolamenti edilizi analizzati.

Sono 839 -dai dati di Onre – le realtà locali che hanno deciso negli ultimi cinque anni di modificare i propri regolamenti edilizi per inserire nuovi criteri e obiettivi energetico-ambientali in modo da migliorare prestazioni e qualità del costruito.

Una spinta dal basso e in costante crescita –dicono Cresme e Legambiente- dato che erano 705 nel 2010 e 557 nel 2009 e visto che nei primi 9 mesi del 2011 sono ben 134 le nuove amministrazioni che sono intervenute sui regolamenti edilizi”.

Dove sono in vigore questi strumenti innovativi vivono complessivamente oltre 20 milioni di cittadini, in città grandi e piccole.

Le buone pratiche edilizie sono più diffuse nei Comuni del centro-nord, ma i regolamenti urbanistici energeticamente virtuosi cominciano a crescere anche al sud, in particolare in alcune zone di Campania, Puglia e Sardegna.

Il rapporto evidenzia che é al nord, in valori assoluti, che si registra la maggior quantità di Comuni ad alta qualità edilizia: in particolare al primo posto troviamo la Lombardia (223) seguita dall’Emilia-Romagna (121), dal Veneto (87) e dal Piemonte (64).

Tra le norme regionali che spingono la certificazione e l’efficienza energetica, sono da segnalare:

 

  • quelle delle Province Autonome di Trento e Bolzano che sanciscono per tutte le nuove costruzioni l’obbligo di una classe energetica minima di categoria B e dove la certificazione energetica è oggi una pratica diffusa e regolata secondo criteri precisi, cui seguono controlli e sanzioni
  • quelle della Regione Emilia-Romagna che fissa obblighi per l’installazione di solare termico e fotovoltaico, per l’allacciamento a reti di teleriscaldamento e stabilisce limiti di trasmittanza per i nuovi edifici;
  • quelle di Lombardia e Piemonte che impongono l’uso di energie rinnovabili per la produzione di acqua calda sanitaria, prevedono controlli e sanzioni per la certificazione energetica, la schermatura delle superfici vetrate nei nuovi edifici e limiti di trasmittanza delle pareti

 

L’Onre presenterà a dicembre il bilancio finale dei quattro anni di osservazione nel Rapporto 2011 sull’innovazione energetica in edilizia, ma intanto vengono anticipati alcuni dati sui regolamenti analizzati.

L’isolamento termico, che è tra i punti fondamentali da affrontare per il contenimento dei consumi energetici delle abitazioni, è l’unico parametro affrontato in almeno un Comune per Regione; sugli 839 Comuni individuati, sono 608 quelli che ne prevedono l’obbligatorietà.Anche il ricorso ai tetti verdi inizia ad essere inserito nei regolamenti edilizi con 31 Comuni (tutti in Lombardia) dove per le nuove edificazioni è obbligatorio realizzare parte della copertura con "tetti giardino" per un miglior isolamento termico, ma questa pratica é incentivata in altri 20 Comuni. Per quanto riguarda i serramenti ad alta efficienza l’obbligo è previsto in caso di sostituzione dei vecchi o di realizzazione di nuovi edifici in 278 Comuni.

Sono 431 i Comuni che nei loro regolamenti affrontano il tema dell’orientamento e/o ombreggiatura delle superfici vetrate; in 15 vi è un esplicito divieto di costruire edifici o singole abitazioni con un unico affaccio verso nord.

In 382 Comuni i regolamenti edilizi prendono in considerazione l’origine dei materiali e l’energia impiegata per la loro produzione: 324 amministrazioni promuovono l’uso di materiali di provenienza locale, naturali e riciclabili o con un lungo ciclo di vita, per 27 Comuni questo tipo di richiesta diventa obbligatoria.

 

Cosí come l’ utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili é ormai obbligatorio in molti Comuni: in ben 459 si impone l’installazione di pannelli solari termici, mentre in 482 diventa obbligatorio per i nuovi edifici allacciare pannelli fotovoltaici.

L’efficienza energetica in edilizia vede 312 amministrazioni locali che incentivano o obbligano all’allacciamento a una rete di teleriscaldamento, l’uso di pompe di calore o il collegamento a impianti di cogenerazione per il riscaldamento e la climatizzazione estiva delle case.

In particolare sono 164 i Comuni in cui, se presente, si fa obbligo di allacciare gli edifici alla rete di teleriscaldamento.