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I dati forniti al World Geothermal Congress 2015

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Il più grande raduno del settore geotermico mondiale mette in evidenza la crescita continua del settore e il suo importante contributo verso un futuro energetico sostenibile.

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

A Melbourne, in Australia, si è appena concluso il World Geothermal Congress 2015. L’evento, che si svolge ogni cinque anni, è il più grande e più importante raduno della comunità geotermica mondiale. Più di 1.600 partecipanti hanno preso parte, dal 19 al 24 aprile, ad una serie di corsi, presentazioni tecniche, eventi collaterali, e una vasta esposizione di aziende geotermiche e organizzazioni di tutto il mondo. L’evento è stato co-ospitato anche dalla Nuova Zelanda, dove si sono tenuti un certo numero di workshop e visite guidate a impianti geotermici.

Al congresso è stato fornito un aggiornamento globale sullo stato dell’arte degli impianti geotermici e sul loro sviluppo ed è stata offerta una panoramica sulla produzione derivante da questa fonte energetica e sull’utilizzo diretto del calore per il periodo 2010-2015.

Il mercato geotermico mondiale continua a crescere. Oggi, vi è una capacità di generazione elettrica pari ad una potenza installata di 12.635 MW, una cifra che è cresciuta del 16% durante gli ultimi 5 anni. Si prevede un mantenimento di tale trend, con una capacità stimata al 2020 pari a circa 21.400 MW. La regione principale per lo sviluppo dell’energia geotermoelettrica è rappresentata dai paesi asiatici che si affacciano sull’Oceano Pacifico, con l’Indonesia, le Filippine e la Nuova Zelanda in prima linea. Ma ci sono ottime prospettive anche in Nord America.

I paesi che hanno registrato un maggior tasso di crescita, in termini di potenza installata aggiunta, negli ultimi anni sono stati il Kenya (+400 MW), la Turchia (+306 MW) e la Nuova Zelanda (+234 MW)

Per quanto riguarda il comparto degli Usi Diretti del calore geotermico, i dati resi disponibili hanno evidenziato una crescita del 45% negli ultimi 5 anni, portando la capacità (in termini di potenza termica installata) globale agli attuali 70.330 MW sparsi in 82 Paesi. Un risultato che ha evitato l’immissione in atmosfera di ben 148 milioni di tonnellate di CO2 ogni anno.

Interessante appare, ad una prima occhiata, la disaggregazione del dato relativo agli Usi Diretti della Geotermia. Infatti esaminando le tabelle si scorge come poco più della metà di utilizzo diretto viene globalmente da pompe di calore geotermiche (GSHP), mentre il resto è destinato ad uso termale e terapeutico (20%) e per il teleriscaldamento (15%). C’è stato un aumento significativo del numero di paesi che si avvalgono di GSHP, da 26 nel 2010, a 48 nel 2014; i paesi leader in termini di capacità installata sono, in ordine, Stati Uniti, Cina, Svezia, Germania e Francia. Ciò ha anche contribuito a creare occupazione, con 34.000 nuovi assunti in 52 paesi ogni anno.

Il congresso si è chiuso con la lettura della Dichiarazione di Melbourne, nella quale i delegati di tutto il mondo evidenziano il ruolo della risorsa geotermica ed il suo importante contributo verso un futuro energetico sostenibile.