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I controlli delle centrali geotermiche nel 2013

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Pubblicato il report riassuntivo

Fonte: ARPAT.toscana.it

Autore: ARPAT.toscana.it

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Nel 2013, in linea con gli indirizzi della Regione Toscana di cui al Piano Regionale di Risanamento e Mantenimento della Qualità dell’Aria, il Settore ARPAT Geotermia ha effettuato 19 controlli alle emissioni verificando, in tutto, 17 centrali geotermoelettriche ENEL.

Durante ciascun controllo, mediamente, sono stati prelevati circa 37 campioni sui quali il Laboratorio di Area vasta Sud, ha effettuato circa 100 determinazioni analitiche; sono state inoltre effettuate in campo, per ogni controllo, circa 40 misure chimico-fisiche. Oltre ai parametri normati, sono stati determinati altri inquinanti non normati per un totale di circa 22 parametri. Tutti gli impianti hanno rispettato i valori limite di emissione stabiliti dalla normativa nazionale, ovvero i Decreti del Ministero dell’Industria e dell’Artigianato (MICA) e il Decreto legislativo n.152:2006. Tale risultato era peraltro atteso, in quanto i parametri normati dalle leggi nazionali non contemplano tutti gli inquinanti emessi e, in più, i valori limite non sono assolutamente rappresentativi della realtà emissiva delle centrali geotermoelettriche. Per alcuni impianti sono invece già recepiti ed applicati nelle relative autoirzzazioni i valori limite di emissione definiti dalla normativa regionale, DGRT 344/2010, maggiormente rappresentativi della realtà geotermoelettrica. Si tratta delle centrali più recenti: "Chiusdino 1" e "Radicondoli 2". Nel 2013, questi due impianti hanno rispettato i valori limite di emissione stabiliti sia dalla normativa nazionale sia dalla normativa regionale. La situazione sopra descritta cambierà nel biennio 2014 – 2015 in quanto, per la maggior parte delle centrali geotermoelettriche, sono in scadenza le rispettive autorizzazioni alle emissioni in atmosfera che vengono di volta in volta nuovamente rilasciate, in accordo con la DGRT 344/2010, con la prescrizione sia di adeguate procedure gestionali che del rispetto dei valori limite indicati nella normativa regionale. Trattasi di valori limite più rappresentativi delle emissioni delle centrali geotermoelettriche, in cui vengono applicate le migliori tecnologie disponibili per la riduzione dell’impatto ambientale. Sono inoltre previsti requisiti minimi di esercizio circa la funzionalità delle centrali e degli impianti di abbattimento AMIS. Delle 17 centrali oggetto di controllo, 14 sono dotate di AMIS (impianto di abbattimento degli inquinanti "Mercurio gassoso" e "Acido solfidrico"). Il controllo dell’efficienza degli AMIS ha confermato un elevata capacità di abbattimento percentuale dei summenzionati inquinanti, mediamente 99,3% per l’Acido solfidrico e 84,9 per il "Mercurio gassoso" (per il Hg, se si tiene conto che due dati anomali sono stati cagionati da un guasto, il dato medio di abbattimento sale al 92,7%).La buona efficienza di questi sistemi di abbattimento degli inquinanti è vanificato quando la centrale o l’AMIS vanno fuori servizio e conseguentemente il fluido geotermico viene liberato nell’aria senza trattamenti. Per questo ARPAT verifica anche i dati di esercizio dell’insieme delle centrali. Riguardo agli AMIS si evidenzia, come criticità, che 10 centrali su 34, nel 2013, hanno registrato un numero di ore di indisponibilità dell’impianto, per guasti e manutenzioni, pari in media al 22,7% del totale delle ore di funzionamento della centrale. Questo dato deve essere giudicato come non favorevole, soprattutto tenuto presente che nei rinnovi delle autorizzazioni alle emissioni, che sono in corso per la maggior parte delle centrali geotermoelettriche, saranno applicati, come prescrizione all’esercizio, limiti massimi di indisponibilità dell’AMIS del 10% (ancora minore per la centrale di Bagnore 4), per cui il gestore degli impianti, ENEL Greenpower, sarà chiamato a un particolare impegno per l’applicazione di più efficaci procedure gestionali di conduzione degli impianti. Dalle tabelle seguenti si evidenzia, fra l’altro, la scarsa efficienza riscontrata nel 2013 nell’uscita dell’impianto AMIS della centrale di Bagnore 3. Anche se la relativa autorizzazione non fissava limiti prescrittivi alle emissione per il mercurio totale in aria, ARPAT ha, a suo tempo, chiesto chiarimenti ad ENEL, che li ha forniti, impegnandosi a risolvere le criticità entro luglio 2014. L’impianto è stato oggetto di controllo da parte di ARPAT nel mese di agosto ed è risultato confermato il > ripristino di funzionalità dell’AMIS, per quanto concerne l’abbattimento del mercurio (0,2 g/h di Hg in uscita dall’AMIS).

 

emissioni acido solfidrico - 2013

emissioni acido solfidrico - 2013

emissioni mercurio - 2013

emissioni mercurio - 2013

Con riferimento alle tabelle 1 e 2, per "USCITA AMIS" si intende l’emissione in uscita dal sistema di abbattimento del mercurio e dell’acido solfidrico, mentre, per USCITA CENTRALE, si intende l’emissione totale della centrale, ovvero la somma delle due fonti emissive, uscita AMIS e aeriforme emesso dalla torre refrigerante.