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I cambiamenti climatici sono già arrivati in Toscana: ecco l’aumento delle temperature

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Un’inchiesta giornalistica di respiro europeo mette in evidenza il fenomeno. Per contrastarlo c’è il progetto “Toscana Green 2050”, con il ruolo fondamentale della geotermia

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

L’European Data Journalism Networkuna piattaforma giornalistica indipendente della quale fanno parte testate come la tedesca Spiegel o l’italiana Internazionale – ha condotto un’inchiesta per misurare l’avanzata dei cambiamenti climatici in Europa, prendendo in esame 558 città nel Vecchio Continente (tra cui 54 italiane e 5 toscane).

I dati provengono da otre 100 milioni di punti di raccolta di dati messi a disposizione dal Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine (ECMWF), e mostrano inequivocabilmente come il riscaldamento globale sia già arrivato in Europa.

In tutte le 558 città prese in esame le temperature medie annue (con dati aggiornati al 31 dicembre 2017) sono infatti più elevate rispetto alla media annua registrata nel XX secolo, in alcuni casi anche di +3°C come a Kiruna, una cittadina mineraria nel nord della Svezia.

La colonnina di mercurio è salita ovunque in Italia, con intensità maggiore al nord Italia rispetto al sud; si spazia infatti dai +0,3°C registrati a Siracusa, Gela e Cagliari ai +2°C di Belluno.

Si tratta di un trend di intensità preoccupante: l’Accordo di Parigi sul clima, siglato nel 2015 e ratificato anche dall’Italia, impone alla comunità internazionale di contenere entro il 2100 l’avanzata del riscaldamento globale “ben al di sotto” dei +2°C rispetto all’era pre-industriale, una soglia che nel caso locale del nord Italia è già stata toccata.

Anche la Toscana vi si sta pericolosamente avvicinando.

Le città toscane prese in esame dall’inchiesta sono Piombino, Grosseto, Massa, Livorno e Firenze; l’European Data Journalism Network mostra che queste ultime 4 hanno già subito un incremento delle temperatura pari a +1,2°C, mentre Piombino tocca il record di +1,7°C. Si tratta dell’aumento di temperatura più elevato registrato in Italia dopo quello di Belluno (+2°C), e il 25esimo su 558 città europee.

Dati che mostrano quanto già oggi i cambiamenti climatici non siano una minaccia lontana nel tempo e nello spazio, investendo direttamente i nostri territori. Che fare? Da una parte è indispensabile investire in resilienza, e dunque prepararci a resistere a quella parte ormai già innescata di cambiamenti climatici: per questo risultano di particolare utilità gli investimenti – pari a circa 100 milioni di euro l’anno – che la Regione Toscana investe ormai dal 2011 in opere per la difesa del suolo e la tutela dell’equilibrio idrogeologico del nostro territorio.

Dall’altra parte è ogni giorno più urgente contrastare l’avanzata dei cambiamenti climatici, riducendo drasticamente le emissioni di gas serra di origine antropica.

«Il tema della lotta ai cambiamenti climatici è vero, profondo ed è con questo che tutti dovranno misurarsi», dichiarò un anno fa il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, presentando il progetto – al momento in attesa di essere pienamente definito, in collaborazione con l’Università di Pisa – Toscana Green 2050, mirando a produrre elettricità solo da fonti pulite entro metà del secolo (mentre oggi siamo attorno al 50%). Un progetto dove la fonte rinnovabile maggiormente caratterizzante la nostra regione, ovvero la geotermia, riveste un ruolo fondamentale.