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Hera, presentato a Ferrara il ‘Polo Energie Rinnovabili’ più green del mondo!

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Quello di Ferrara potrebbe diventare uno dei sistemi di teleriscaldamento più “green” del pianeta, grazie soprattutto alla geotermia

Fonte: SestoPotere.com

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Quello di Ferrara potrebbe diventare uno dei sistemi di teleriscaldamento più “green” del pianeta, grazie soprattutto alla geotermia.
E’ questo uno dei principali obiettivi del progetto denominato “Polo Energie Rinnovabili”, predisposto dal gruppo Hera, il cui stato di avanzamento è stato presentato nell’ambito del GeoThermExpo 2011 da Tiziano Tagliani, Sindaco di Ferrara, Maurizio Chiarini, Amministratore Delegato del Gruppo Hera e Fausto Ferraresi, Direttore Settore Teleriscaldamento Hera.
Il progetto, tuttora in fase di studio da parte di Hera e Comune, dovrà essere sottoposto nei prossimi mesi all’iter autorizzativo (comprendente anche la presentazione dello Studio d’Impatto Ambientale).
Il Progetto “Polo Energie Rinnovabili”, se autorizzato, svilupperà la rete di teleriscaldamento nella zona est di Ferrara, incrementando il numero di appartamenti equivalenti serviti dagli attuali 22.000 a 37.500, ovvero circa il 40% degli alloggi della città. Cuore della nuova articolazione del teleriscaldamento sarà appunto il “Polo delle Energie Rinnovabili”, il cui “motore verde” saranno i 2 nuovi pozzi di prelievo geotermici (più uno di reimmissione), localizzati nella zona est della città. I pozzi potranno sviluppare una potenza di 14 MWt (megawatt termici). L’acqua calda dei pozzi potrà alimentare un’unità ORC (Ciclo Rankine Organico), in grado di produrre energia elettrica, con una potenza netta di 250 kWe, durante i mesi in cui il sistema TLR non sarà attivo. Oltre alla geotermia la nuova rete sfrutterà anche, primo esempio in Italia, il sistema “Solare Termico”, in grado di trasformare l’energia solare in energia termica per riscaldamento e di produrre una potenza di circa 1 MWt. Il nuovo sistema sarà integrato da una centrale termica a gas metano, con funzioni di integrazione e riserva, dotata di 3 caldaie da 14 MWt complessivi.
Grazie al progetto, Ferrara, già oggi dotata di un sistema energetico integrato all’avanguardia in Europa, compirà un ulteriore passo avanti nell’utilizzo delle fonti rinnovabili per il riscaldamento. L’attuale rete di geotermia, entrata in funzione nel 1990 e in grado di immettere in rete energia per 179 GWht, è alimentata per oltre l’80% da fonti rinnovabili. In particolare circa il 42% dell’energia proviene dal termovalorizzatore di Cassana, circa il 41% dai pozzi geotermici collocati in località Casaglia e per circa il 17% da 2 centrali termiche a gas metano. Con il nuovo Polo, il mix di fonti ad alimentazione della rete (che peraltro avrà raddoppiato la propria portata) sarà ancora più sbilanciato a favore delle rinnovabili. Il 56,4% proverrà dalla geotermia (+15,4 punti percentuali), il 34,3% dal termovalorizzatore (-7,7 punti percentuali) grazie alla valorizzazione a fini energetici dei rifiuti e delle biomasse agricole , lo 0,3% dal solare termico e solo il 9% (-8 punti percentuali) da gas metano, unica fonte non rinnovabile. Complessivamente l’energia prodotta dalle fonti del nuovo sistema di teleriscaldamento sarà di 289 GWht, di cui il 91% da fonte rinnovabile e di recupero (163 GWht da geotermia, 99 GWht da termovalorizzatore e 1 GWht da solare termico). In termini di emissioni, si prevede inoltre un risparmio di anidride carbonica pari a 72.000 tonnellate.
Vista l’unicità del sistema in termini di applicazioni innovative a livello italiano, il “Polo Energie Rinnovabili” è stato annoverato tra le “Best Practices” dei progetti “Geopower” e “SDH Take-off”. Il primo è un progetto della durata di 2 anni, finanziato dal Programma Interreg IV C e basato sullo scambio di buone prassi in materia di geotermia a bassa entalpia. Il secondo è invece un progetto in ambito Intelligent Energy Europe (IEE) che vede la collaborazione di associazioni ed imprese dei settori del teleriscaldamento e del solare termico, le cui azioni sono finalizzate ad analizzare e migliorare le condizioni del teleriscaldamento solare e a trasferire know-how e cooperazione fra gli attori nel mercato a livello europeo.