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Greenreport ad emissioni zero

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Con Rete Clima greenreport raggiunge la carbon neutrality e diventa a “emissioni zero”

Fonte: Greenreport

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Internet e più in generale lo sviluppo dell’Ict (Information and communication technology) ha segnato profondamente la società globale negli ultimi decenni, nei suoi tratti sociali quanto in quelli economici. Non c’è forse un suo solo aspetto che possa oggi dirsi immune all’influenza del web; certo non l’informazione, rivoluzionata in quest’era della new economy. Greenreport, il primo quotidiano in Italia (online e offline) dedicato all’economia ecologica, si inserisce dalla sua nascita nel solco di Internet.
Sbaglia però chi vede nella rete solo un’opportunità senza rischi o controindicazioni. Il rovescio della medaglia c’è sempre, e Internet non fa eccezione. Si calcola che l’Ict nel suo complesso contribuisca già oggi per il 2% delle emissioni globali di gas serra (830 milioni di tonnellate di anidride carbonica, una quota destinata a crescere) per non parlare del consumo di risorse fisiche che si porta dietro: metalli, plastica, terre rare.
Per quanto riguarda queste ultime possiamo al momento “soltanto” cercando di scegliere i propri prodotti privilegiando quelli che sono il risultato di un’efficiente gestione industriale delle risorse; acquistare prodotti riciclati; renderci protagonisti di una corretta gestione del ciclo integrato dei rifiuti partecipando attivamente a una sua parte, quella della differenziazione dei rifiuti.
Quello che ci viene invece offerto guardando alle emissioni di gas serra è invece molto di più: la compensazione totale. E da oggi, grazie alla collaborazione con Rete Clima®, greenreport.it raggiunge la carbon neutrality e diventa un quotidiano a “emissioni zero”, con la neutralizzazione delle proprie emissioni di gas serra grazie alla posa di alberi dentro le città italiane (e successiva manutenzione forestale).
La neutralizzazione di CO2eq – spiegano infatti da Rete Clima® – viene realizzata tramite una forestazione compensativa nazionale, realizzata sul territorio locale in modo da ottenere risultati positivi sia a livello locale che globale: l’iter compensativo di Rete Clima si configura insieme come occasione di promozione di naturalità urbana, di sviluppo di cultura ambientale (nelle scuole dei comuni rinaturalizzati) e di incentivazione di lavoro socialmente utile (le attività di forestazione sono realizzate da realtà impegnate a livello sociale). I carbon sink ad oggi avviati (o anche già conclusi) si trovano a Giussano e a Cantù: sono stati pensati per promuovere la naturalità delle città ed attuare il Protocollo di Kyoto sul territorio locale, in modo da dare sostanza alla logica di sostenibilità “think globally, act locally”.
«Ci fa sinceramente piacere collaborare con greenreport.it dentro il nostro progetto CO2web.it, rivolto alla neutralizzazione delle emissioni dei siti internet – commenta Paolo Viganò, responsabile scientifico di Rete Clima – il piacere è anche legato al fatto che in Rete Clima crediamo nella serietà e importanza sia della informazione sia della azione di sostenibilità sul territorio, una visione che ci vede ben allineati alla sensibilità della redazione di greenreport.it».
Inutile infatti parlare di informazione ambientale di qualità, se poi non si agisce di conseguenza: greenreport.it ci mette la faccia, una volta di più.