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Green Energy Desk: uno sportello per tagliare i costi energetici delle aziende agricole biologiche

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Il progetto, frutto della collaborazione siglata tra Officinae Verdi e FederBio è stato presentato al SANA, il Salone Internazionale del Biologico e del Naturale di Bologna

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

Green Energy Desk è un progetto rivolto alle aziende agricole biologiche per aiutarle a tagliare i costi energetici investendo in tecnologie rinnovabili quali fotovoltaico in grid parity, solare termico, biomasse, biogas, minieolico, cogenerazione ed efficienza energetica e recuperare anche competitività.
Con questi obiettivi Officinae Verdi -la Energy Environment Company nata dalla joint venture UniCredit Wwf Italia- e FederBio – la federazione italiana dell’agricoltura biologica e biodinamica -hanno progettato questa sorta di sportello che accompagnerà le imprese del settore agricolo in tutto il percorso che vorranno intraprendere per raggiungere il traguardo di una maggiore efficienza energetica.
Si parte con l’audit energetico, e poi con l’individuazione del sistema impiantistico adeguato alle esigenze; quindi l’ottimizzazione degli investimenti e l’individuazione delle soluzioni finanziarie, la gestione delle pratiche autorizzative, la realizzazione impiantistica e dunque l’ottenimento degli incentivi, sino alla certificazione degli interventi realizzati.
Le soluzioni e i prodotti finanziari sono messi a disposizione da UniCredit, non solo per impianti di grandi dimensioni, ma anche e soprattutto per piccole e medie taglie, da 20 a 200 kWp, in una logica di autoconsumo ed in linea con gli ultimi decreti sulle energie rinnovabili.
«L’agricoltura, con un consumo complessivo di 5.924 milioni di kWh nel 2012 (secondo i dati Terna) rappresenta solo il 2% del consumo energetico nazionale -spiega Paolo Carnemolla, presidente FederBio- ma costituisce a livello globale uno dei fattori che più contribuiscono al cambiamento climatico».
«Dal 1990 al 2004, la produzione di CO2 collegata ai processi produttivi agricoli –ha continuato- è passata da 39 milioni di tonnellate a 49 miliardi, a causa di un sempre maggiore utilizzo di fertilizzanti, lo sviluppo della zootecnia, la produzione dei reflui».
Quindi aggiunge Carnemolla «Incentivare tutti gli attori delle filiere agricole a sostenere i metodi di coltivazione biologica e le tecnologie per un’agricoltura sostenibile, permette non solo il miglioramento della produttività dei terreni e la protezione dell’ambiente, ma anche il contenimento dei consumi energetici e dei costi».
Secondo le stime di Confartigianato anche le aziende agricole italiane sono penalizzate da elevati costi dell’energia elettrica, che raggiungono valori sino al 30%  più alti rispetto al costo medio dell’energia pagato dalle aziende analoghe nel resto d’Europa.  
Ma i margini di miglioramento che le imprese possono raggiungere sul fronte del recupero e della riqualificazione energetica sono ampi, intorno al 20% – 30% in base al settore merceologico e alle caratteristiche impiantistiche ed edilizie dell’azienda, con punte che arrivano al 40% laddove si intervenga su impianti su cui non stati mai stati fatti interventi di riqualificazione energetica.
L’esigenza di recupero di competitività per le imprese italiane per l’amministratore delegato di Officinae Verdi, Giovanni Tordi, è «un tassello della situazione vissuta dal sistema Paese, che ha bisogno di promuovere l’innovazione e lo sviluppo tecnologico, di migliorare l’accesso al credito e completare l’infrastrutturazione».
«L’Italia è scivolata al 49° posto nella classifica mondiale della competitività stilata dal World Economic Forum – aggiunge Tordi – Per far ripartire la nostra economia, si può e si deve a nostro avviso iniziare proprio dal taglio dei consumi energetici del motore produttivo, secondo quanto indicato anche dalla Strategia Energetica Nazionale e dalla Direttiva europea in materia di efficienza energetica. L’abbattimento dei costi energetici, attraverso interventi greentech supportati da prodotti finanziari per la riqualificazione energetica rappresenta una vera e propria roadmap per il recupero di competitività sul prezzo del prodotto finale».