È definita la città più verde della Gran Bretagna e ora si avvia a essere ricordata come quella il cui centro è riscaldato grazie all’energia geotermica. Si tratta di Newcastle, dove due team universitari dell’ateneo cittadino e di quello di Durham diretti dal professor Paul Younger avvieranno un piano per andare a pescare acqua calda dal sottosuolo a una profondità di 2000 metri circa. La perforazione è iniziata a Newcastle Upon Tyne in un pozzo da cui si spera di pescare forniture inesauribili di acque sotterranee da 80 °C grazie alle quali si potrà riscaldare l’area del Science Central, progetto nato sul terreno dove sorgeva la storica birreria Scottish & Newcastlee, e gli edifici del centro cittadino. In prospettiva, l’acqua del sottosuolo sarà riciclata per riscaldare anche 140 negozi del centro commerciale Eldon Square.
Il progetto Newcastle è parte di un programma che ha ottenuto il primo posto della città nel Forum per il Futuro del 2009 e 2010. Il pozzo è costato 900 mila sterline finanziate dal Newcastle Science City e dal Dipartimento di Energia e cambiamenti climatici, ed è successivo a un’analoga iniziativa di ricerca geotermica avvenuta nella contea di Durham.