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Gli USA festeggiano la fine dell’anno con 70 GW di energia eolica

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Il Congresso proroga la tax credit, con l’obiettivo di arrivare entro il 2030 a soddisfare 1/5 della domanda di elettricità.

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

L’industria eolica statunitense potrà festeggiare con entusiasmo questo fine 2015, dopo aver raggiunto una nuova pietra miliare nel mese di novembre: 70 GW di capacità di generazione, “abbastanza per alimentare circa 19 milioni di case", dice Michael Goggin, senior director presso l’American Wind Energy Association (AWEA).
Ad oggi, secondo l’AWEA,  sono più di 50.000 le turbine eoliche che operano in 40 stati dell’Unione. L’energia dal vento è cresciuta rapidamente negli ultimi anni, raggiungendo -e oltrepassando- i 50 GW agli inizi del millennio per arrivare a toccare i 60 GW nel 2012. Il mancato rinnovamento da parte del Congresso del credito d’imposta per gli investimenti sull’eolico ha portato ad una battuta d’arresto che tuttavia, pare stia lasciando spazio ad un nuovo boom.
L’accordo sul bilancio federale, approvato dal Congresso e firmato dal presidente Obama prima delle vacanze natalizie, prevede una proroga di cinque anni del Renewable Energy Production Tax Credit. Un provvedimento che ha fatto sì che le azioni delle aziende  impegnate nel solare e nell’eolico incrementassero il proprio valore.
Un atto che era tuttavia legittimo aspettarsi da parte del Congresso e della Casa Bianca  dopo la legittimazione dell’eolico come fonte energetica a basso tenore di carbonio all’interno dell’accordo sui cambiamenti climatici appena firmato a Parigi (COP21) e dal Clean Power Plan dell’amministrazione Obama.
Eppure, esistono ancora enormi margini di sviluppo. La maggior parte della produzione elettrica statunitense deriva infatti ancora da combustibili tradizionali: carbone, gas naturale e nucleare. L’eolico rappresenta solo una frazione della produzione totale. "Ci stiamo avvicinando al 4,5-5 per cento del consumo totale di energia elettrica negli Stati Uniti", dice Goggin. Nel 2007 -appena otto anni fa- questa cifra era stata inferiore all’1 per cento.
Ovviamente il principale fattori di spinta del settore eolico sta diventando il prezzo sempre più competitivo. "Il costo dell’energia eolica è diminuito del 66 per cento dal 2009", dice Goggin, grazie ai crediti di imposta, alle nuove tecnologie e alle economie di scala, visto che l’industria diventa sempre più grande. Secondo l’AWEA ci sono tutte le condizioni per generare un quinto dell’elettricità del Paese entro il 2030, centrando gli obiettivi fissati dal Dipartimento di Stato per l’Energia.