Home Cosvig Geotermia: volano di sviluppo a tutto campo

Geotermia: volano di sviluppo a tutto campo

470
0
CONDIVIDI
Si moltiplicano le notizie che confermano le opportunità che possono essere messe in moto dalla Geotermia

Fonte: Geotermia News

Autore: Redazione

Solo pochi giorni fa lo stesso governatore della Regione Toscana, Enrico Rossi, nel corso del suo intervento al convegno “State of the Union” che si è tenuto a Firenze a Palazzo Strozzi Sacrati, ha parlato della geotermia come risorsa strategica toscana definendola, appunto “fonte energetica da sviluppare in maniera compatibile con l’ambiente”, continuando poi nel suo intervento citando gli esempi virtuosi dei Comuni dell’area geotermica toscana (tradizionale ed amiatina) dove l’uso della geotermia riesce a soddisfare il fabbisogno elettrico e ad attivare anche il volano dello sviluppo economico.

Si tratta dell’ennesimo riconoscimento, ai più alti livelli, dell’importanza di una energia rinnovabile e pulita che riesce a coprire, con i i suoi 5,3 TWh di produzione, il fabbisogno elettrico annuale di quasi un terzo della Toscana risparmiando più di un milione di tonnellate di petrolio ed evitando di immettere in atmosfera qualcosa come 3,6 milioni di tonnellate di CO2.

Quello della Toscana è il complesso geotermico più antico del mondo, attivo sin dalla prima metà del XIX secolo per quanto riguarda l’industria dell’estrazione borica e dagli inizi del XX per quanto riguarda la produzione geotermoelettrica, e questo è anche uno dei fattori che ha portato, nel corso degli anni, allo sviluppo di un vero e proprio flusso turistico (basti pensare al Museo della Geotermia di Larderello che ogni anno registra circa 40.000 visitatori) interessato a vedere con i propri occhi non solo le centrali, ma anche i paesaggi naturali che, si dice, abbiano ispirato il sommo poeta Dante Alighieri nella descrizione del suo Inferno. Esistono infatti ancora alcune aree all’interno dell’area geotermica, in cui si può osservare quale fosse l’aspetto di questa terra ai primordi, quando volute di fumo odoroso evocavano nei paurosi pellegrini i cancelli dell’Ade prima e dell’Inferno poi. Il Parco Geotermico delle Biancane è forse l’esempio più calzante a questo riguardo.

Sarebbe perciò estremamente limitativo, come diciamo ormai da tempo, restringere l’importanza della risorsa geotermica a quella che è la sola componente elettrica. Esistono altri volani di sviluppo che beneficiano della presenza di questa fonte.

Non bisogna dimenticare infatti che esiste anche il settore degli usi diretti della geotermia, vuoi per applicazioni di teleriscaldamento abitativo, vuoi per vere e proprie applicazioni nel mondo delle imprese.

Per quanto riguarda i teleriscaldamenti geotermici al momento attuale quasi 5000 famiglie nelle aree geotermiche sono riscaldate da un’energia naturale e pulita, con un risparmio, in questi tempi di crisi certamente non trascurabile, quantificabile a grandi linee intorno al 50-60% rispetto ai riscaldamenti alimentati da fonti fossili e con un risparmio per l’ambiente di quasi 40.000 tonnellate di CO2 che non vengono quindi immesse in atmosfera.

Per quanto riguarda gli usi diretti la geotermia costituisce un volano di sviluppo economico notevole, perché implica l’uso di una risorsa che contribuisce ad abbattere i costi in tutti quei processi industriali che necessitano di grandi quantità di calore (serre, caseifici, processi di essiccazione, conservazione e stagionatura, solo per limitarci al settore agro-alimentare).

A ulteriore conferma di quanto appena detto è la creazione da parte della Regione Toscana di un Distretto Tecnologico sulle Energie Rinnovabili che avrà proprio nella geotermia uno dei propri focus principali.