AMIATA L’ASSESSORE BRAMERINI IN DELEGAZIONE CON VERDI E ULIVIERI
«E’ STATA un’occasione interessante e utile per confrontare l’esperienza toscana con la realtà americana, spesso citata nel dibattito che si è sviluppato sulla geotermia». Questo il commento dell’assessore regionale all’Ambiente e Energia, Anna Rita Bramerini, di rientro da una missione negli Stati Uniti. «Certamente — ha aggiunto l’assessore — questo viaggio ci ha permesso di ampliare le conoscenze, tenendo comunque presente la diversità dei contesti territoriali nei quali gli impianti sono inseriti». Nella sua visita americana, la Bramerini era accompagnata dal sindaco di Santa Fiora Renzo Verdi, e dal presidente della Comunità montana dell’Amiata grossetana, Franco Ulivieri. Con loro ha visitato gli impianti geotermici della Calpine di The Geysers (ciclo vapore) in California e quelli di Enel Green Power di StillWater (ciclo binario) in Nevada. «La circostanza — viene sottolineato in una nota — ha permesso anche di conoscere più a fondo la legislazione in materia ambientale dello stato della California. La delegazione ha potuto concludere che, benchè questa sia complessa e ricca in una realtà che, riguardo alle norme ambientali e autorizzative, à la più severa degli Stati Uniti, non raggiunge comunque i livelli di completezza presenti in Italia. La tecnologia utilizzata negli impianti Calpine a the Geysers è invece la stessa installata a Larderello. A Radicondoli, invece, nei giorni scorsi si è svolto il seminario organizzato da Cosvig «La geotermia nella politica energetica della Regione Toscana», in occasione dell’assemblea annuale dei soci per l’approvazione del bilancio al quale ha partecipato anche l’assessore Bramerini. Alla presenza dei sindaci del distretto delle aree geotermiche della Toscana è stato presentato la cornice in cui si collocano le azioni che riguardano la geotermia: un nuovo quadro legislativo che apre al mercato il settore delle ricerche e dei permessi di esplorazione per lo sfruttamento geotermico, sino ad ora monopolio di una sola azienda, e che offre l’opportunità di impegnare nuove risorse nella media e bassa entalpia. «In questo senso — ha detto il presidente Ceccarelli — va anche il progetto che si sta configurando a Monterotondo Marittimo, per la realizzazione di una centrale da 640 KW elettrici che stiamo portando avanti assieme a Geoenergy». L’attuale sfruttamento geotermico in Toscana si è concentrato, infatti, sull’alta entalpia, che ha permesso una produzione effettiva al 2010 pari a 5,029 Twh, ovvero oltre il 25% dei consumi elettrici toscani. Sono tra l’altro in corso di realizzazione i progetti per riscaldare con la geotermia Monteverdi Marittimo (e la frazione di Canneto), Chiusdino, Montieri, Radicondoli (e la frazione di Belforte). Il tema è allora come proseguire con la geotermia e non tanto se proseguire lo sfruttamento di questa risorsa peculiare per la Regione Toscana e occasione di sviluppo economico per i territori.