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Geotermia, Turismo, Amiata: In rampa di lancio PROMETEA, per la promozione del turismo sostenibile sull’Amiata

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Ciuoffo: «Il territorio ed il paesaggio della Toscana sono elementi che tutti ci invidiano e che dobbiamo saper valorizzare e promuovere»

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

Il turismo è un comparto economico assai rilevante nello spettro dell’economia italiana in generale, e toscana in particolare.

Nel corso del 2016, infatti, si sono registrate – all’interno dei confini regionali – ben 90 milioni di presenze turistiche.

Va da sé che non tutte le forme di turismo portano però un reale sviluppo sul territorio: non a caso le Nazioni Unite hanno dedicato l’anno in corso al turismo sostenibile.

È a quest’obiettivo che mira il progetto INTERREG P.C. Italia Francia Marittimo PROMOTEA (acronimo di PROmozione della Multifunzionalità dEl seTtorE Agro-turistico), che nasce per soddisfare tre sfide principali, come spiegano dalla Regione Toscana: dare supporto all’innovazione delle MPMI (micro, piccole, medie imprese, ndr) già esistenti e all’auto-imprenditorialità giovanile, con un’attenzione particolare a quella femminile; favorire la messa in rete delle imprese per offrire servizi eco-turistici integrati e percorsi di turismo esperienziale; individuare un approccio comune per la definizione di un marchio di qualità nell’area transfrontaliera.

Non a caso tra gli obiettivi di PROMETEA c’è quello di modellizzare e promuovere modelli di imprenditorialità multifunzionale con carattere di innovazione sociale e sostenibilità; attraverso l’attività di networking il progetto punta alla promozione di percorsi eco-turistici non stagionali e ad esprimere la connessione tra zone costiere, rurali e urbane.

Il percorso di progettazione partecipata transfrontaliera (sessioni di studio,visite guidate) coinvolgerà tutti gli stakeholders di progetto all’interno di un partenariato che è composto, oltre che dalla Regione Toscana in veste di capofila, dal Consorzio Universitario QUINN di Pisa, dall’Università di Sassari, dall’Agenzia Laore – Sardegna, e da due soggetti francesi (Chambre de Commerce et d’Industrie Territoriale d’Ajaccio et de la Corse-du-Sud e Agence des Villes et Territoires Méditerranéens Durables).

«Il territorio ed il paesaggio della Toscana sono elementi che tutti ci invidiano e che dobbiamo saper valorizzare e promuovere. Con PROMETEA – spiega l’assessore alle Attività Produttive e al Turismo Stefano Ciuoffo – si costruisce un processo di progettazione integrata che porterà a realizzare alcune attività previste nel Progetto Integrato Amiata: per questo saranno presentati in un’unica sessione PROMETEA ed il Progetto Integrato Amiata a Santa Fiora, il prossimo 19 dicembre. Facendo sinergia tra assessorati diversi e cercando di convogliare progettualità e risorse sul territorio amiatino, in attuazione del protocollo sottoscritto stiamo impegnandoci per zone montane e rurali come l’Amiata. Dopo le riunioni sul territorio, come la prima presentazione del 28 luglio e i suggerimenti arrivati in seguito, stiamo dando gambe a un disegno di supporto di aree che devono trovare varie forme. La prossima settimana ci sarà una riunione di tutti i sindaci firmatari del protocollo con il coordinatore del gruppo di lavoro dal quale ci aspettiamo ulteriori spunti e sollecitazioni».

Con la consapevolezza che l’Amiata ha un’arma in più per sviluppare concretamente un turismo sostenibile: la geotermia.

Come testimoniato dagli ultimi dati disponibili infatti, nel corso del 2016 i 16 Comuni geotermici toscani (compresi quelli amiatini) sono riusciti ad attrarre la quota record di 60.500 turisti, a fronte di una popolazione residente che non arriva a 43mila abitanti, a testimonianza di come la geotermia possa essere per il territorio non solo una fonte di energia pulita ma anche di diversificazione economica – una risorsa a 360 °C.

«La geotermia toscana – ha sintetizzato a suo tempo il presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani, commentando i dati sul turismo geotermico – è una grande risorsa non solo dal punto di vista energetico, ma anche per il turismo ambientale, per la cultura e la storia del nostro territorio».