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Geotermia, Teleriscaldamento, Toscana: Il teleriscaldamento geotermico di Castelfiorentino può valere 70mila querce, e molto di più

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Graziani: «Con questo progetto vogliamo dare al paese una nuova energia che sappia rilanciare Castelfiorentino non solo in termini ambientali, ma anche a livello di indotto creato»

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

La Fonti Rinnovabili di Castelfiorentino è la società facente parte del gruppo Kyotherm che è ormai da tempo al lavoro per concretizzare quello che il sindaco toscano Alessio Falorni ha definito «il più grande investimento nella storia di Castelfiorentino», ovvero un impianto di teleriscaldamento geotermico da 15 milioni di euro.

Per illustrare punto su punto le linee guida del progetto, ad oggi in attesa di intraprendere il percorso di Valutazione d’Impatto Ambientale in Regione Toscana –, la Fonti Rinnovabili di Castelfiorentino ha organizzato un nuovo evento pubblico lo scorso 20 aprile.

«Si tratta di un progetto innovativo e tecnologicamente avanzato, che apporterà al territorio e alla sua comunità benefici economici e ambientali» ha spiegato alla platea riunitasi in Santa Maria della Marca il project manager dell’azienda, l’ingegnere ambientale Giovanni Graziani.

Per quanto riguarda i benefici ambientali, il progetto prevede che passando dai riscaldamenti tradizionali al teleriscaldamento geotermico la qualità dell’aria su Castelfiorentino migliorerà in modo deciso, con una drastica riduzione di inquinanti locali (meno 77% di NOx e meno 86% di monossido di carbonio).

Senza contare le oltre 3.200 tonnellate di CO2 che verranno evitate ogni anno, un ammontare pari a quello che potrebbe essere assorbito piantando 70mila querce.

E i vantaggi economici si propongono come altrettanto importanti per i cittadini e il tessuto economico locale.

Una volta a regime, il teleriscaldamento geotermico consentirà – secondo le stime – ai cittadini di risparmiare in media il 20% sul costo dell’attuale bolletta.

Inoltre, passando «all’energia rinnovabile entro il 2018 – spiegano dall’azienda – gli utenti potranno sostituire gratuitamente la loro vecchia caldaia con una totalmente nuova e non inquinante (la cosiddetta “sottostazione centrale”) e potranno dire addio per sempre ai vecchi costi di manutenzione e revisione annuali. Con il nuovo sistema infatti, le revisioni saranno totalmente a carico dell’azienda fornitrice di energia. Un vantaggio non da poco, che si estenderà anche agli edifici comunali raggiunti dalla rete».

«Come ormai saprete, stiamo parlando di un investimento da oltre quindici milioni di euro – ha proseguito Graziani – che innescherà sul territorio un indotto economico con pochi precedenti nella storia recente del paese».

Indotto che da una parte potrà coinvolgere aziende, fornitori e professionisti del territorio, dall’altra potrà creare nuove possibilità di diversificazione economica: attraendo ad esempio su di sé tutte quelle aziende (da quelle biologiche, a quelle impegnate nell’itticoltura ma non solo) desiderose di abbattere i propri consumi in fase di produzione grazie al calore geotermico, come già sta avvenendo nelle aree toscane dove la coltivazione geotermica è già una realtà consolidata.

«Con questo progetto vogliamo dare al paese una nuova energia – ha sottolineato in chiusura Graziani – Un’energia che sappia rilanciare Castelfiorentino: non solo in termini ambientali; ma anche a livello di indotto creato».