È made in Marche il primo brevetto in
assoluto di sonda a spirale per la cattura del calore della terra per
riscaldare e rinfrescare gli ambienti. A metterla a punto un’impresa
anconetana, la Energy resources (quattro i soci, 70 gli ingegneri
professionisti specializzati al servizio dell’impresa, un fatturato
che dai 14 milioni del 2008 i vertici aziendali stimano possa salire
a 30 milioni nel 2009). Il sistema che sta alla base del progetto
utilizza una sonda geotermica dalla particolare conformazione a
spirale: questo strumento consente di avere la stessa superficie di
scambio per la cattura del calore in appena 25 metri di profondità
nel terreno, anziché negli oltre 100 dei modelli tradizionali a
forma di “U”.
Brevetto internazionale, la sonda di
Energy resources, punta a rendere più accessibile, grazie appunto ai
minori costi di installazione, il geotermico. Due le novità rispetto
alle sonde tradizionali oggi comunemente utilizzate in Italia; in
entrambi i casi, innovazioni finalizzate a un risparmio. La prima
novità riguarda appunta le dimensioni; la seconda l’utilizzo di pali
comunemente usati in edilizia e dunque dal costo decisamente
inferiore. Nona caso Energy resources è stato sviluppato in sinergia
con l’azienda Alseo di Osimo che opera nel campo delle perforazioni.
Il progetto è stato cofinanziato dalla
regione Marche aggiudicandosi un bando per un finanziamento di
540mila euro di cui il 40% a fondo perduto. Lo studio che ha portato
alla realizzazione della prima sonda a spirale in Italia è stato poi
realizzato dai ricercatori delle università Politecnica delle
Marche, di Camerino e di Urbino, oltre che da esperti dei laboratori
di ricerca Eta e Picchio.
Studio e brevetto saranno presentati
venerdì ad Ancona nella sala del rettorato dell’Università
Politecnica. «Il nostro sistema –
spiega Enrico Cappanera, socio ed amministratore delegato di Energy
resources – abbatte i costi di istallazione e rivela la sua efficacia
anche nei costi di gestione, in particolare nell’integrazione con
altri sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili, come il
fotovoltaico».
Il prodotto è già in commercio grazie
alla sottoscrizione di un accordo tra Energy resources e la
multinazionale Trevi: il sistema ha infatti già raggiunto i 5
megawatt installati in Italia. Già diverse le realtà marchigiane
che hanno installato la sonda a spirale nelle proprie centrali
geotermiche: fra gli altri ne sono dotate la nuova sede del colosso
del cartoon Rainbow a Loreto e l’impianto realizzato nel Pesarese a
Ca’ Virginia, tra i primi ecoresort costruiti in Italia.