I sindaci geotermici dell’alta Val di Cecina lanciano l’allarme. Il rischio è che le scelte della Regione in questa materia, penalizzino gli impianti esistenti ad ‘alta entalpia’ (centrali Enel) a vantaggio dei nuovi impianti, quelli definiti ‘a bassa entalpia’, cancellando poco a poco una risorsa ritenuta essenziale per Comuni come Pomarance, Monterotondo Marittimo, Monteverdi Marittimo, Castelnuovo Val di Cecina.
Da dove nasce questo rischio? Sono necessarie alcune premesse: il Piano Ambientale ed Energetico Regionale (Paer) approvato dal precedente Consiglio regionale prefigura “di ri-orientare la produzione elettrica verso la media entalpia, meno impattante da un punto di vista ambientale” favorendo impianti di minore potenza. Inoltre, il 25 agosto scorso con la fine della moratoria sulla geotermia, sono tornati ‘attivi’ i permessi di ricerca rilasciati dalla Regione e dalla Stato. Potrebbero quindi essere attivati 56 pozzi esplorativi in tutta la Toscana ad opera di 28 piccole-medie società. Infine, un documento sottoscritto dai neo consiglieri regionali del Pd Marras, Mazzeo, Bezzini, Nardini, Pieroni e Scaramelli invita la giunta Rossi a definire al più presto norme precise e dettagliate riguardo a queste attività.
Da qui la preoccupazione di alcuni sindaci del territorio che la “liberalizzazione” delle perforazioni faccia nascere tanti piccoli impianti, forse meno inquinanti, ma difficili da controllare e gestiti da società che potrebbero non avere la forza economica. E con la penalizzazione della geotermia che già c’è.
L’incontro. Con queste premesse ieri, 4 settembre, a Monteverdi il sindaco Carlo Giannoni ha invitato i colleghi dell’alta Val di Cecina per un confronto con i consiglieri regionali del Pd eletti nel pisano: sono intervenuti il sindaco di Pomarance Loris Martignoni, il vicesindaco di Monterotondo Orano Pipucci, l’assessore di Pomarance Leonardo Fedeli, consiglieri dell’Osservatorio Imprese dell’Unione montana Fidanzi e Macchioni, il vicesindaco di Monteverdi Ferri . Dall’altra parte del tavolo, i consiglieri regionali Andrea Pieroni e Antonio Mazzeo.
Subito in apertura Giannoni ha espresso quella che è una preoccupazione comune, una scelta della Regione verso la bassa entalpia che penalizzerebbe fortemente lo sviluppo del territorio, oggi sostenuto in gran parte sia dalle centrali Enel e dall’indotto sia dai ritorni in royalties. “Occorrono procedure più veloci” è stata la richiesta ai ‘regionali’ del sindaco di Monteverdi.
Molto articolato l’intervento del sindaco di Pomarance. Martignoni ha ricordato anche le vicende della Smith e della Salina, che stanno lasciando sul campo qualche centinaio di posti di lavoro. La geotermia, in questa situazione, secondo il primo cittadino, diventa ancor più fondamentale per il territorio. Ci sono problemi per la salute? “Da 300 anni si fanno studi in proposito, mai si sono trovate condizioni critiche – ha detto – Occorre fare gli interessi degli italiani facendo della buona geotermia, gestita in sicurezza; l’Enel con cui io mi scontro tutti i giorni per i nostri problemi esporta know how e tecnologia in tutto il mondo, di questo passo l’Enel andrà via!”.
La soluzione secondo il sindaco di Pomarance può essere trovata con un compromesso: sì alla bassa entalpia, ma intanto solo per 4-5 progetti di ricerca sperimentali e da seguire passo passo per avviare da qui un percorso, e che si vada avanti con l’alta entalpia , “che si fa dove c’è”.
A seguire, Orano Pippucci, vicesindaco di Monterotondo Marittimo, ha espresso la sua adesione alla linea dei colleghi sindaci, aggiungendo che i problemi dell’Alta Val di Cecina sono ben diversi da quelli dell’Amiata, dove il dibattito sulle grandi centrali alimenta vivaci contrasti.
La richiesta è dunque che si sblocchi questa situazione e che si torni a fare ricerca in geotermia, per non rischiare di perdere una risorsa irrinunciabile per il territorio.
La Regione. In chiusura i consiglieri regionali Mazzeo e Pieroni hanno assicurato il loro impegno perché nelle norme che la Regione si appresta a varare ci sia una visione equilibrata. “Non ci deve essere bassa entalpia contro alta entalpia – hanno detto – ma l’affermazione che la geotermia è strategica per l’Italia e rappresenta una nostra eccellenza nel mondo”.
Finita la riunione consiglieri regionali e sindaci si sono trasferiti a Sasso Pisano dove li attendeva un inviato del prestigioso quotidiano inglese The Economist che sta conducendo una inchiesta sulla geotermia in Italia.