Home Cosvig Geotermia: rinnovabile e pulita

Geotermia: rinnovabile e pulita

354
0
CONDIVIDI
Lo sfruttamento delle risorse geotermiche ha uno scarsissimo impatto sull’ambiente e nessuno sulle falde di acqua potabile. Lo spiega il responsabile Italia ed Europa di Enel Green Power, Roberto Deambrogio

Fonte: ENEL.it

Autore: ENEL – Ufficio Stampa

“Oggi nasce ufficialmente l’indotto turistico dell’area geotermica dell’Alta Valdicecina”. Con queste parole il sindaco di Pomarance,  Loris Martignoni, ha aperto il convegno ospitato il 12 aprile dal comune pisano sulla “cultura dell’accoglienza e dell’eccellenza in un sistema turistico”.

Che la geotermia sia una fonte rinnovabile, pulita e sostenibile è risaputo. Che l’energia della terra generi anche turismo è invece una notizia più singolare e meno nota. Eppure l’Appenino toscano, tra il Monte Amiata e le Colline Metallifere,  oltre a richiamare specialisti della geotermia da tutto il mondo in visita agli impianti di Enel Green Power richiama anche tanti curiosi e turisti alla scoperta di una delle fonti di energia più antiche che in Italia unisce una secolare storia di eccellenza a innovazioni tecnologiche spesso poco conosciute.

Come ha spiegato in una recente intervista a Class Meteo , Roberto Deambrogio, responsabile Area Italia ed Europa di Enel Green Power, “gli impianti geotermici sfruttano il calore della terra prelevato da particolari serbatoi situati nel sottosuolo, a profondità che a volte superano i 4.000 metri”.

“Ai fluidi caldi geotermici sono di regola associati una serie di gas che non vengono rilasciati nell’atmosfera, ma trattenuti e reiniettati nel sottosuolo”. Al riguardo EGP ha una competenza di assoluto rilievo internazionale: per esempio il sistema Amis brevettato da Enel, consente di abbattere del tutto le emissioni di mercurio e di idrogeno solforato. Stessa cosa per l’ammoniaca e gli altri gas, sicché le uniche, modeste emissioni sono quelle di pochi gas cosiddetti incomprimibili, che cioè non è possibile condensare per poterli reiniettare.

“Tutto ciò – precisa Deambrogio – ha scarsissimo impatto sull’ambiente circostante e nessuno con le falde di acqua potabile”. Gli acquiferi geotermici sono situati a grandi profondità, mentre le falde di acqua potabile si trovano a poche decine di metri. “Inoltre l’acquifero geotermico deve essere per definizione impermeabile, perché, altrimenti, i fluidi si disperderebbero nell’ambiente circostante e noi non potremmo sfruttarli per la produzione di energia”.

Ovviamente la certezza che le attività geotermiche non hanno impatto sulle acque potabili è fondamentale per Enel, che al riguardo ha commissionato numerosi studi ad autorevoli strutture specializzate. Ma studi e analisi sono stati effettuati anche dall’ARS Toscana (l’Agenzia regionale sanitaria) che ha constatato come tutte le attività geotermiche di Enel non abbiano impatti sanitari sulle acque di falda, e anzi abbiano sempre registrato parametri molto al di sotto dei limiti di legge.