L’Agenzia per la promozione e lo sviluppo degli investimenti nel Neuquén (regione centro-occidentale dell’Argentina) ha lanciato un bando per l’esplorazione geotermica di due siti minerari di montagna (2.300 metri) presso l’area vulcanica di Domuyo, al confine con il Cile. La richiesta è di valutare le potenzialità geotermiche dei due siti allo scopo di realizzare uno o più impianti per la produzione di energia, da gestire per un periodo di 25.
Grazie alla storia mineraria della regione – precisa l’Agenzia – sono già disponibili adeguate strutture per le esplorazioni geologiche, cosa che consente di ridurre i costi rispetto ad altri progetti simili. A parte gli incentivi governativi previsti per le fonti rinnovabili è inoltre previsto che i progetti rientrino nel sistema di Clean Development Mechanism (scambio di quote di emissione) previsto dal Protocollo di Kyoto.
Sempre nella provincia di Neuquén, lo scorso 9 agosto è stata formalizzata la concessione alla società canadese Geothermal One di un progetto per la realizzazione di una centrale da 30 MW sul sito di Copahue. Molto probabilmente sarà questa la prima centrale geotermica del grande Paese latino-americano.
Il sito è noto per le sue potenzialità geotermiche. Prospezioni di ricerca effettuate negli anni ’70 e agli inizi degli anni ’90 hanno individuato risorse a “vapore dominante” (dello stesso tipo, per esempio, di quelle italiane di Larderello) giudicate tra le prime 4 al mondo.