Si tratta degli unici Comuni in tutta l’Italia del centro e del sud ad aver tagliato questo traguardo: Castelnuovo di Val di Cecina, Monterotondo Marittimo, Monteverdi Marittimo, Montieri, Pomarance e Santa Fiora
In tutta Italia sono stati censiti da Legambiente – all’interno del nuovo report Comunità rinnovabili – 3.493 “Comuni 100% elettrici”, dove la produzione elettrica da rinnovabili supera i fabbisogni delle famiglie residenti, ma solo 40 sono classificati come 100% rinnovabili: punte d’eccellenza dove il mix delle fonti rinnovabili è in grado di coprire sia i fabbisogni elettrici che termici delle famiglie residenti.
Si tratta di Comuni distribuiti lungo l’arco alpino o comunque nelle regioni del nord Italia, con un’unica eccezione costituita da sei Comuni geotermici toscani: Castelnuovo di Val di Cecina (PI), Monterotondo Marittimo (GR), Monteverdi Marittimo (PI), Montieri (GR), Pomarance (PI) e Santa Fiora (GR).
«La speciale e attesa classifica di Legambiente è stata pensata con l’obiettivo di raccontare e mettere in evidenza come le fonti rinnovabili, in una logica locale e distribuita, possono facilmente arrivare a coprire tutti i consumi dei territori», spiegano dal Cigno verde.
Più nel dettaglio la classifica dei Comuni 100% rinnovabili premia «la capacità di muovere il più efficace mix delle diverse fonti (almeno tre fonti) e questi Comuni dimostrano appieno come questa prospettiva sia vantaggiosa. Tra queste, realtà ormai conosciutissime come Dobbiaco e Prato allo Stelvio, entrambe in provincia di Bolzano, e Primiero San Martino di Castrozza in provincia di Trento. In questi territori la produzione locale è assicurata dal mix delle tecnologie: impianti idroelettrici, biomasse, biogas, solare fotovoltaico e termico, reti di teleriscaldamento, mentre la distribuzione avviene attraverso reti in media e bassa tensione locali. L’intera filiera in questi territori è gestita da cooperative energetiche o società pubbliche, in cui cittadini, amministrazioni e aziende locali sono unite con un obbiettivo generale di autoproduzione e indipendenza energetica. Ma anche realtà come Montieri o Castelnuovo Val di Cecina, insieme a tutti gli altri Comuni toscani, dove la geotermia ad alta entalpia ricopre certamente il ruolo principale».