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Geotermia per il rilancio Rossi cala il Progetto Amiata

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Si torna, per il bene del territorio amiatino, a parlare di «Progetto Amiata».

Fonte: La Nazione, Cronaca di Grosseto – Pagina Santa Fiora

Autore: Nicola Ciuffoletti

Un tempo con «Progetto Amiata» fu descritto quell’insieme di attività strategiche che avrebbero dovuto rilanciare dal punto di vista economico e artigianale il Monte Amiata. Oggi per Progetto Amiata si intende sempre un rilancio dell’economia e quindi dello sviluppo ma passando questa volta dallo sfruttamento geotermico cui dell’Amiata, specialmente in questo ultimo periodo, è croce e delizia. Il governatore della Regione Toscana, Enrico Rossi, insieme agli assessori all’ambiente e difesa del suolo, Federica Fratoni, e all’agricoltura, Marco Remaschi, che per la zona dell’Amiata elaboreranno un piano di tutela del territorio, ha avuto modo di incontrare i sindaci di Abbadia San Salvatore, Castell’Azzara, Castiglione d’Orcia, Santa Fiora, Piancastagnaio e Radicofani e l’incontro è avvenuto su richiesta proprio dei sindaci i quali si dicono preoccupati per le sorti cui il territorio amiatino sembra destinato a vivere. Al centro del dibattito la condizione economica dell’Amiata e quindi la grave situazione che sta attraversando il mondo produttivo amiatino. A livello di occupazione, pesa come un macigno, una situazione tra tutte e cioè il fallimento, nell’ottobre scorso, dell’azienda floro-vivaistica Floramiata. Per far fronte al depauperamento occupazionale che sta vivendo la zona, il presidente Rossi si è detto disponibile a costruire, appunto, un Progetto Amiata, a partire proprio dalla risorsa geotermica. In realtà le parole di Rossi sono successive ad un accordo firmato con Enel che prevede l’abbattimento del 10% dei costi per le imprese che operano sul territorio. A breve partiranno lettere indirizzate alle imprese, anche i sindaci saranno coinvolti. Sullo sfondo della revisione degli accordi con Enel, si è convenuto di attivare un tavolo con la partecipazione dei sindaci per aggiornare questi accordi in funzione dello sviluppo previsto della geotermia anche dagli obiettivi Europa 2020, soprattutto in termini di media e bassa entalpia. In particolare, si tratta di ragionare con Enel su come aumentare le ricadute per l’indotto locale che fornisce servizi.