Abbiamo intervistato il sindaco di Pomarance, Loris Martignoni su alcune tematiche inerenti il passato, il presente e sopratutto il futuro della Geotermia.
Il Comune di Pomarance è quello che maggiormente contribuisce alla produzione elettrica da geotermia in Toscana. Si trova infatti al centro della zona geotermica tradizionale che, con Larderello, ha rappresentato la culla della geotermia in Italia e anche nel mondo (il primo esperimento di produzione geotermoelettrica è avvenuto proprio qui nel 1904). Cosa pensa la nuova amministrazione della geotermia e quali sono le azioni che ritiene utili per un suo ulteriore sviluppo?
La storia del nostro Comune si lega inscindibilmente a quella della geotermia. È vero, qui si trova la vera culla della geotermia e qui si sono gettate le basi per uno sviluppo planetario dell’energia rinnovabile. Se si pensa che dalle centrali di Larderello sono prodotti annualmente oltre 5 miliardi di kWh di energia elettrica, comprendiamo quale grande ricchezza rappresenti la realtà geotermica del nostro Comune. Di fronte a questi dati che di fatto hanno portato la Regione Toscana a superare già da molto gli obiettivi comunitari del 2010, legati all’attuazione del protocollo internazionale di Kyoto, la nuova amministrazione non può che operare verso una politica “aggressiva” di incentivazione e di sviluppo della geotermia poiché siamo convinti che l’energia prodotta dal calore proveniente dal sottosuolo, abbia ancora molti ambiti di applicazione che vanno oltre la produzione di energia elettrica oggi gestita in toto da ENEL Green Power. Il polo tecnico per la geotermia, di cui il Comune si è dotato, esprime dati e valutazioni confortanti circa le potenzialità ancora inesplorate della geotermia. Su questa strada il Comune farà la sua parte consapevole che sviluppo della geotermia può voler dire sviluppo di un intero territorio.
Sono stati recentemente firmati gli accordi attuativi che danno esecuzione al Protocollo d’Intesa sulla Geotermia. Ritiene che questo sia uno strumento idoneo a consentire il controllo da parte dei territori per un uso ambientalmente sostenibile della risorsa geotermica con le altre attività e opportunità di sviluppo
Appare evidente che gli accordi attuativi in esecuzione al Protocollo d’Intesa sulla Geotermia rappresentano un primo risultato importante conseguito al tavolo di trattativa. Da tali accordi provengono ai Comuni geotermici importanti risorse economiche che consentono anche in un momento di crisi generale di poter riversare sul territorio considerevoli investimenti, non si può non sottolineare la necessità di ridare il giusto peso contrattuale a quegli stessi Comuni soprattutto sul fronte occupazionale nonchè dell’assegnazione dei permessi di ricerca e delle concessioni di coltivazione di risorse geotermiche. Sul fronte prettamente ambientale confidiamo che gli interventi previsti dal Protocollo diano i frutti sperati in termini di prevenzione. L’Amministrazione non mancherà di sollecitare controlli e azioni volte al rispetto degli accordi.
Ancora sulla geotermia, ma più genericamente sulle energie rinnovabili. Il Comune di Pomarance fa parte a pieno titolo dell’area individuata dalla Regione Toscana come Distretto delle Energie Rinnovabili. Pensa che ci possano essere spazi per uno sviluppo ulteriore delle altre energie rinnovabili sul territorio?
La nostra Amministrazione ha tra i propri obiettivi quello di rendere il Comune di Pomarance un territorio ecologico al 100%, aiutato in questo dalla produzione energetica proveniente da energia pulita quale è la geotermia. Per raggiungere questo ambizioso risultato è necessario come si suol dire buttare il cuore oltre l’ostacolo e avere il coraggio di non fermarsi a quello che già abbiamo ma ricercare con tenacia ogni soluzione che porti sviluppo e maggiore benessere anche per le generazioni future. D’altronde visti i recenti dati sull’andamento del clima mondiale la scelta delle energie rinnovabili non è più rimandabile. Ciò detto però non si può non rilevare come proprio per la presenza di impianti di ricerca, trasporto e produzione geotermica,il nostro territorio comunale abbia, nel corso degli anni, già dato molto in termini ambientali e paesaggistici e come ulteriori invasive infrastrutture legate alla produzione di energia, rischierebbero di mortificare oltremodo un’area che sta tra l’altro scoprendo una spiccata vocazione turistica. Ciò significa in sostanza che incentiveremo ogni forma di energia rinnovabile, dal fotovoltaico al mini-eolico fino alle biomasse ma sempre in un’ottica di sostenibilità ambientale e con un occhio di riguardo al all’impatto sulle comunità presenti.
L’uso diretto del calore geotermico nei processi industriali e, più genericamente, l’utilizzo delle energie rinnovabili in contesti aziendali e produttivi per certificare prodotti e produzioni come “verdi” è oggetto di crescente interesse e consente di ottenere risultati sempre più incoraggianti. Quale è la sua opinione al riguardo?
Come ho detto all’inizio di questa intervista siamo convinti che il futuro della geotermia sia costituito dalle applicazioni ulteriori rispetto alla produzione di energia elettrica che pur rappresentando l’elemento economicamente più rilevante è al contempo quello che ha minori possibilità di sviluppo.
Al contrario la vera scommessa si gioca sull’utilizzo diretto di fluidi geotermici a bassa temperatura. Gli studi effettuati in questo settore dimostrano l’esistenza di un’ampia gamma di applicazioni, dagli usi industriali a quelli agricoli. L’obiettivo che ci poniamo in questi cinque anni anche grazie al lavoro del nostro polo tecnico, è pertanto quello di dare concretezza ad alcuni progetti di utilizzo delle basse entalpie in processi produttivi, al fine di dare nuove opportunità allo sviluppo della piccola e media industria ed al recupero dell’occupazione persa di recente con la privatizzazione di Enel .
Cosa vede nel futuro delle aree geotermiche o, perlomeno, quale potrebbe essere il suo augurio per queste aree?
Il futuro delle aree geotermiche dipenderà molto dalla dinamicità imprenditoriale e dalla lungimiranza politica dei loro principali attori. Se tutti insieme, comunità civile, Amministrazione comunale e mondo imprenditoriale saremo in grado di lavorare con autentico spirito di squadra per il bene di tutti potremo raggiungere risultati eccellenti e ridare alle nostre terre un ruolo di primo piano nel panorama regionale e nazionale.