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Geotermia: nuovo confronto tra RIAG, ASEA ed Enel Green Power

«Attività e prospettive legate soprattutto alle decisioni che il mondo istituzionale vorrà prendere in materia di geotermia»

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«Attività e prospettive legate soprattutto alle decisioni che il mondo istituzionale vorrà prendere in materia di geotermia»


Si è tenuto a fine aprile un tavolo di confronto tra la Rete Imprese Area Geotermica Tradizionale (RIAG), l’Associazione per lo Sviluppo Economico del monte Amiata (ASEA) ed Enel Green Power per promuovere iniziative finalizzate alla massimizzazione delle ricadute socio-economiche ed occupazionali nelle aree geotermiche, in seguito al quale Carlo Giannoni e Renzo Verdi – presidenti rispettivamente di RIAG ed ASEA – esprimono «soddisfazione» per i contenuti emersi.

«Volendo incrementare le ricadute economiche ed occupazionali, Enel Green Power – argomentano Giannoni e Verdi – ha sottolineato e confermato l’impegno a supportare le imprese nella formazione tecnica, nella formazione sulla sicurezza ed anche per l’esplorazione di nuove attività; da Enel è stata espressa la piena volontà di utilizzare, migliorandolo, il concetto di appalto a “chilometro zero” in tema di servizi generali», con lo scopo di «massimizzare il coinvolgimento delle imprese locali, nel rispetto delle regole e delle procedure» alle quali EGP fa riferimento».

I rappresentanti delle imprese locali esprimono dunque «soddisfazione» per aver recepito dalle parole dei rappresentanti di Enel Green Power l’intenzione di «non voler ridurre il budget annuale relativo alle manutenzioni degli impianti ed un segnale positivo per i futuri investimenti. A tal proposito l’azienda si è detta disponibile – continuano da RIAG ed ASEA – a consolidare l’attenzione nei confronti del territorio e del suo indotto, con particolare riferimento ad uno sviluppo socio-economico che, grazie al trasferimento del know-how in termini di innovazione tecnologica e di sostenibilità ambientale, consenta alle realtà imprenditoriali delle aree geotermiche di rafforzarsi e crescere».

Si tratta però di attività e prospettive «legate soprattutto alle decisioni che il mondo istituzionale vorrà prendere in materia di geotermia, e purtroppo per noi, da tempo tutto tace», osservano Giannoni e Verdi: «Le imprese si dicono a dir poco preoccupate di questo silenzio assordante intorno alla geotermia, una risorsa di cui tutti ben conosciamo la sua importanza per la produzione di energia elettrica e del calore, fondamentali per la società in cui viviamo».

A questo proposito RIAG ed ASEA chiedono «con forza alle istituzioni che la geotermia sia immediatamente inserita nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)», una richiesta già avanzata anche dai sindaci geotermici, da CoSviG e dall’Unione geotermica italiana.