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Geotermia, Nuova Zelanda: Ritrovata l’ottava meraviglia del mondo, delle piscine geotermiche

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Ricercatori hanno individuato le le Pink and White Terraces, celate nel 1886 dall’eruzione del vulcano Tarawera in Nuova Zelanda

Fonte: GeotermiaNews.it

Autore: Redazione

Dando concretezza ad una ipotesi formulata nel 2011, in uno studio appena pubblicato sul Journal of the Royal Society of New Zealand, i ricercatori Rex Bunn e Sascha Nolden hanno descritto una scoperta che dalla Nuova Zelanda ha fatto il giro del mondo: le Pink and White Terraces, note come “l’ottava meraviglia del mondo”. Piscine rosa e bianche, come suggerisce il nome, di origine geotermica.

Ripercorrendo le tracce lasciate da Ferdinand von Hochstetter risalenti al 1859, quando dall’Europa viaggiatori percorrevano mezzo mondo per vedere con i propri occhi le piscine, i ricercatori si dicono certi di averle individuate a 10-15 metri di profondità lungo il litorale del lago Rotomahana, dove l’eruzione del vulcano Tarawera del 10 giugno 1886 le seppellì.

Le Pink and White Terraces, che si credevano perdute per sempre, si troverebbero dunque seppellite da strati di detriti ma a profondità raggiungibili e non sul fondo del lago, con la conseguente possibilità di recuperarne parti intatte.

In questi anni il fantasma delle piscine geotermiche non ha smesso di affascinare i visitatori, permettendo al territorio di sviluppare una propria peculiare offerta turistica.

Lungo la Terraces Walkway descritta dalla Lonely Planet si snoda la ricostruzione di un villaggio maori «nonché geyser e terrazze artificiali in roccia silicea che riproducono, in scala ridotta, le famose Pink and White Terraces».

Vengono offerti spettacoli che illustrano «la vita condotta dai maori che vivono nelle zone geotermiche», e le «acque ricche di minerali provenienti dalla vicina area geotermica di Wairakei scendono lungo una serie di terrazze silicee fino alle piscine» presenti sul posto.

Un turismo geotermico ante litteram dunque, che oggi trova esempi d’eccellenza non solo in Nuova Zelanda: per poter godere dei paesaggi geotermici oggi i turisti europei possono recarsi ad esempio in Islanda, dove è celebre la Blue Lagoon, oppure nei territori di quella Toscana dal cuore caldo che nel 2016 è riuscita ad incrementare le proprie visite turistiche oltre le 60mila presenze/anno.