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«Geotermia: nessun pericolo per la salute»

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Enel Green Power torna sulla relazione dell’Asl, respinti tutti i ricorsi al Tar per la via di Bagnore

Fonte: Il Tirreno, Cronaca di Grosseto

Autore: F.B.

Questione geotermia e salute. Enel Green Power, chiusa la campagna elettorale torna sulla questione, ribadendo la nota recente di Asl: non c’è relazione tra lo stato di salute dei cittadini e l’attività geotermica. Si sa fin dal primo rapporto dell’Ars Toscana, sostengono sia Asl che Enel. «Sul tema delle emissioni, al di là di considerazioni estemporanee, fa notare ancora Enel, parlano i dati oggettivi e gli studi. Il rapporto Arpat dimostra che il livello di qualità dell’aria nell’ area geotermica di Bagnore risulti decisamente superiore a molti centri della Toscana. Inoltre, per ridurre ulteriormente il livello di emissioni, proprio nell’Autorizzazione della Centrale Bagnore 4 sono previste prescrizioni che attraverso l’applicazione delle Migliori tecnologie disponibili abbattono anche elementi ad oggi non normati, come l’ammoniaca. È importante sottolineare che i dati emissivi sono costantemente monitorati da Arpat e da sempre rientrano nei limiti previsti dalla normativa vigente. Anche per le falde acquifere, il tema è stato ampiamente approfondito, tanto che i dati diffusi da alcuni soggetti del territorio sono stati confutati dagli studi recenti e dai dati reali misurati dai piezometri. Durante l’iter di Via relativo a Bagnore 4 si è visto che non c’è collegamento idraulico tra il bacino acquifero idropotabile dell’Amiata e il campo geotermico; la portata delle sorgenti dell’Amiata è in correlazione stretta con le quantità di ricarica meteorica/nevosa e non è dipendente dalla produzione di vapore; la composizione a livello isotopico del bacino acquifero potabile non denota alcuna influenza da parte dei serbatoi geotermali. Ma sugli acquiferi è estremamente confortante il dato reale del livello dell’acquifero amiatino misurato attraverso il pozzo piezometrico in località Poggio Trauzzolo (2010) e gli altri piezometri realizzati (piezometro 6 – Madonna del Castagno, piezometro 7 – La Valle), la cui installazione ha permesso di misurare il dato effettivo. Anche in questo caso fin dal 2013, i dati reali misurati dai piezometri in funzione indicano che il bacino acquifero del Monte Amiata è in continua risalita. Tutti elementi forniti non da Enel Green Power ma di enti terzi, ribaditi tra l’altro nella recente sentenza del Tar, che nel merito ha respinto tutte le istanze del ricorso sulla Via di Bagnore 4 presentate da alcuni soggetti».