Home Cosvig GEOTERMIA, NEI LIMITI LE EMISSIONI DI TUTTE LE CENTRALI QUALITA’ DELL´ARIA: VALORI...

GEOTERMIA, NEI LIMITI LE EMISSIONI DI TUTTE LE CENTRALI QUALITA’ DELL´ARIA: VALORI NELLA NORMA PER MERCURIO E ACIDO SOLFIDRICO

596
0
CONDIVIDI
Tutte promosse le emissioni delle centrali geotermiche che ovunque in Toscana sono risultate sotto i valori limite.

Fonte: Marketpress.info

Autore: Marketpress.info

 

E´ quanto emerge dall´ultimo controllo 2009 che Arpat ha compiuto sulle centrali e dal monitoraggio della qualit¨¤ dell´aria rispetto ai due inquinanti tipici, acido solfidrico e mercurio, in aggiunta alle Pm10 e al biossido di zolfo, nei territori che ospitano impianti nell´area geotermica tradizionale e sull´Amiata. Nel 2009 Arpat ha effettuato controlli su 8 centrali di cui 7 dotate di Amis, cio¨¨ dell´impianto di abbattimento del mercurio e dell´idrogeno solforato. Le centrali controllate sono state: Pc3 e Pc5 nel comune di Piancastagnaio (Si), Bagnore 3 nel comune di Santa Fiora (Gr), Nuova Gabbro e Nuova Larderello nel comune di Pomarance (Pi), Pianacce nel comune di Radicondoli, Carboli 2 e Nuova San Martino a Monterotondo marittimo (Gr). In tre di queste, Nuova Gabbro, Pianacce e Carboli 2 non erano m ai stati effettuati controlli in passato. Dunque ad oggi il complesso delle centrali ¡°sotto check¡± ¨¨ salito a 28 su un totale di 33. I risultati dei controlli, scrive Arpat, non hanno evidenziato superamenti dei valori limite di emissione previsti dalla normativa vigente o dalle specifiche autorizzazioni rilasciate ai singoli impianti. Nell´area tradizionale e sull´Amiata il quadro emissivo ¨¨ simile, caratterizzato dalla presenza delle medesime sostanze, mentre ¨¨ diverso sotto il profilo quantitativo: l¡¯area dell¡¯Amiata ha fattori di emissione maggiori per la quasi totalit¨¤ delle sostanze a causa del pi¨´ alto contenuto di gas nel fluido geotermico ma l¡¯entit¨¤ complessiva delle emissioni ¨¨ comunque superiore nell¡¯area tradizionale perch¨¦ maggiore ¨¨ la potenza installata. E´ comunque calata ovunque, grazie all´installazione degli Amis, l´emissione di acido solfidrico e mercurio, calo per quest¡¯ultimo proporzionalmente pi¨´ consistente nell¡¯area amiatina dove i valori di concentrazione nel fluido geotermico sono pi¨´ alti. Riguardo al monitoraggio della qualit¨¤ dell´aria ricavato da 8 postazioni, quattro nel grossetano, due nel pisano e due nel senese, i risultati hanno mostrato che le concentrazioni del Pm10 e del biossido di zolfo sono ampiamente inferiori ai valori limite, confermando le analoghe rilevazioni eseguite nel 2007-2008. Visto che per il mercurio e l¡¯acido solfidrico la normativa europea ed italiana non stabiliscono valori limite, sono stati individuati specifici valori guida per la tutela sanitaria proposti da organismi internazionali quali Organizzazione Mondiale Sanit¨¤ (Oms), Oms-international Classification Patient Safety (Icps) e Agency for Toxic Substances & Disease Registry (Atsdr). Sono risultate inferiori a questi le concentrazioni di mercurio sia quelle di acido solfidrico. E´ migliorato in generale ovunque anche l´inquinamento olfattivo provocato dall´acido solfidrico grazie all´introduzione dei vari Amis. L´arpat ha eseguito anche un monitoraggio dell´acquifero del monte Amiata che ha mostrato che le concentrazioni di arsenico e boro presentano un andamento stazionario nei 10 anni di attivit¨¤ di monitoraggio. I dati rilevati sulle acque alla sorgente (quindi prima del trattamento di abbattimento dell¡¯arsenico e dell¡¯immissione in rete), al primo quadrimestre del 2010 ed elaborati prendendo in esame 8 punti di controllo disposti indicativamente sul perimetro del cono vulcanico, mostrano che l´arsenico supera il valore medio consentito dalla legge dei 10 ¦Ìg/L al pozzo Acqua Gialla (la concentrazione media maggiore si attesta sui 33 ¦Ìg/L) alla sorgente Ente e al pozzo Pian dei Renai (in entrambe la concentrazione media maggiore si attesta sui 11-12 ¦Ìg/L). Tutti gli altri punti di monitoraggio hanno evidenziato valori medi inferiori al limite per il consumo umano. La relazione integrale sar¨¤ consultabile sul sito dell´Arpat.