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Geotermia: negli Usa si vuole pescare acqua calda dai vulcani

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Un team di scienziati ha predisposto un piano per pompare circa 90 milioni di litri di acqua da un cratere di un vulcano spento in Oregon. Tra i principali investitori nel progetto ci sono il Governo e Google

Fonte: Zero Emission News

Autore: a.b.

La geotermia non è mai stata così dinamica negli Stati Uniti. A due giorni dal congresso nazionale, che si presenta con dati più che lusinghieri sull’andamento dell’industria del settore, in crescita per tutto l’ultimo decennio, è giunta la notizia che un team di scienziati geotermici ha predisposto un piano per il pompaggio di 24 milioni di galloni di acqua, corrispondenti a quasi 90 milioni di litri, dal cratere del vulcano spento di Newberry, in Oregon. Secondo gli esperti l’acqua dovrebbe tornare in superficie a una temperatura e velocità sufficientemente elevate per produrre energia, sfruttando il calore della terra. Tra gli investitori che hanno puntato sul progetto della compagnia AltaRock Energy ci sono anche il Governo statunitense e Google: il primo attraverso il Dipartimento dell’Energia Usa (Doe) ha finanziato il progetto con 21,5 milioni di dollari mentre il colosso internet ha “messo sul piatto” 6,3 milioni di dollari. Si sa che per portare a termine il progetto sono necessari 43 milioni di dollari. Gli esperti, illustrando il progetto, hanno spiegato in sintesi che si tratta di applicare nuove tecnologie basate su sistemi geotermici avanzati, sfruttando i pozzi che perforano la roccia in profondità. Quindi viene pompata acqua fredda che crea piccole fratture da cui poi esce il vapore.