«Il MISE sta lavorando con solerzia allo schema di decreto FER2. Mettere al bando carbone e fonti fossili non può coniugarsi con il mantenimento di presupposti, spesso ascientifici, sulle rinnovabili»
Dopo il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) anche il dicastero dell’Ambiente afferma che senza coerenza non c’è futuro per la transizione energetica verso le fonti rinnovabili: «Mettere al bando carbone e fonti fossili non può coniugarsi con il mantenimento di presupposti, spesso ascientifici, sulle rinnovabili. Fotovoltaico, eolico e geotermia e ogni altra fonte rinnovabile sono la scelta operata dal Governo con il PNIEC, naturalmente minimizzando o annullando ogni tipo di impatto ambientale».
A parlare è il sottosegretario al ministero dell’Ambiente, Roberto Morassut, intervenuto sul quotidiano greenreport.it per fare il punto sul Collegato Ambientale, sul Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) e sull’atteso decreto FER2 che dovrà restituire gli incentivi legati alla produzione di energia elettrica da quelle fonti rinnovabili escluse – tra cui la geotermia – dal FER1 approvato lo scorso anno.
Gli incentivi costituiscono una leva importante per favorire lo sviluppo delle fonti rinnovabili, ma è almeno altrettanto decisivo superare le sindromi NIMBY (Not in my back yard, non nel mio cortile) e NIMTO (Not in my terms of office, non durante il mio mandato elettorale) che di fatto impediscono la realizzazione di impianti sul territorio.
Un problema toccato nei giorni scorsi dal ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, intervenuto nel merito davanti agli imprenditori di Assolombarda: «Lo dico a me stesso e lo dico anche alla mia forza politica (il Movimento 5 Stelle, ndr) che dobbiamo uscire da alcune ambiguità – ha sottolineato in proposito il ministro Patuanelli – perché non possiamo pensare di parlare di rinnovabili e però essere contro il fotovoltaico a terra, essere contro l’eolico, pensare che la geotermia fa male, eccetera. Bisogna uscire da questo paradosso e decidere qual è la direzione che vogliamo prendere».
Un approccio condiviso al Ministero dell’Ambiente: «Sul punto geotermia il ministro Patuanelli ha espresso orientamenti convincenti», dichiara infatti il sottosegretario Morassut, dal quale arrivano anche rassicurazioni sull’impegno che il Governo sta mettendo in campo per approntare il decreto FER2 (inizialmente annunciato per febbraio ma ancora non pervenuto).
«Il MISE – conclude Morassut – sta lavorando con solerzia allo schema di decreto FER2, sul quale come Ministero dell’Ambiente daremo il nostro contributo.