Mentre sull’Amiata il 22 dicembre oltre 500 cittadini – con il supporto dei sindacati, delle categorie d’impresa e dei sindaci geotermici – si sono dati appuntamento a Santa Fiora per difendere gli incentivi finora rivolti alla produzione di energia elettrica da geotermia, che il Governo nazionale per la prima volta vorrebbe cancellare, a Firenze nelle stesse ore il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, apriva la conferenza stampa di fine anno, ponendo proprio lo stop agli incentivi tra i principali motivi di preoccupazione per l’intera Regione.
«Daremo battaglia fino in fondo, insieme ai territori – ha detto Rossi, ringraziando il sindaco di Radicondoli, Emiliano Bravi, presente all’incontro con la stampa in rappresentanza dei Comuni geotermici – perché questa scelta scellerata bloccherà gli investimenti, anche quelli di tutela ambientale, danneggerà l’occupazione e per di più rappresenta un percolo per l’obiettivo di fare della Toscana una regione carbon-free entro il 2050».
Un percorso che da oltre un anno è in cantiere grazie anche al contributo scientifico dell’Università di Pisa, e che adesso rischia di non trovare più sbocco a causa del decreto FER1, dal quale il Ministero dello Sviluppo Economico per la prima volta ha cancellato la geotermia tra le fonti rinnovabili degne d’incentivo.
«Abbiamo portato tutte le Regioni a dire no al decreto – ha aggiunto l’assessore all’Ambiente della Regione Toscana, Federica Fratoni – e anche questo dimostra le buone e forti ragioni della Toscana. Non ci rassicurano affatto le rassicurazioni del sottosegretario Crippa sulla possibilità di inserire la geotermia in un secondo decreto, quello sulle energie innovative. La geotermia è una fonte ‘matura’ e il suo posto è nel decreto ora in discussione. Siamo di fronte ad un atteggiamento superficiale che intendiamo combattere. E anche sulle tutele ambientali – ha concluso Fratoni – la Toscana non è seconda a nessuno, e la proposta di legge sulla geotermia che è all’attenzione del Consiglio dà tutte le garanzie di un uso della risorsa compatibile anche con le esigenze del paesaggio».