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Geotermia: La storia della geotermia parte dalla Toscana: i documenti digitalizzati nell’Archivio Enel

Oltre 14mila fotografie e 800 filmati per un viaggio nel tempo alla scoperta dell’energia, con un ampio spazio dedicato al calore naturalmente presente nel sottosuolo e a Larderello, dove per la prima volta la geotermia è stata utilizzata per produrre elettricità

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Centrale elettrica 2 Larderello. Nella cabina di distribuzione. Da sinistra a destra: l'ing.Salvino, l'ing.Musi, il conte Giovanni Ginori Conti, il Principe Piero Ginori Conti. 06/10/1938 (Archivio Storico ENEL)

Oltre 14mila fotografie e 800 filmati per un viaggio nel tempo alla scoperta dell’energia, con un ampio spazio dedicato al calore naturalmente presente nel sottosuolo e a Larderello, dove per la prima volta la geotermia è stata utilizzata per produrre elettricità


Enel ha digitalizzato il proprio patrimonio fotografico, audiovisivo e documentale riunendo migliaia di risorse in un unico portale, archiviostorico.enel.com, per guidare cittadini, ricercatori, imprese, pubbliche amministrazioni alla scoperta della storia dell’energia: oltre 14mila fotografie e 800 filmati per un viaggio nel tempo alla scoperta dell’energia, dei personaggi che ne hanno fatto la storia, così come dei progressi tecnologici e industriali di un mercato in continua evoluzione.

Un viaggio dove ampio spazio viene riservato alla geotermia e a Larderello in particolare che vantano una storia secolare ricca di fascino, tra cultura ed energia, tra storia e attualità: oltre mille scatti geotermici sono disponibili online, nonché video e documenti storici (https://bit.ly/33kppwa).

Si tratta di materiale che si aggiunge a quello, molto più numeroso, presente presso il Museo della Geotermia visitabile con tutte le misure di sicurezza a Larderello, nel Palazzo De Larderel in piazza Leopolda 1 (info ed orari: https://bit.ly/3jAbE20).

L’Archivio include documenti e reperti fotografici e audiovisivi, realizzati a partire dalla metà dell’Ottocento fino ai giorni nostri, delle oltre 1200 società elettriche attive in tutta Italia e poi confluite, con la nazionalizzazione del 1962, in Enel.

Un patrimonio che, oltre a delineare le origini dell’industria elettrica in Italia, documenta l’impegno dell’azienda per l’elettrificazione dell’intero territorio nazionale e per lo sviluppo industriale del Paese.

Nel caso della geotermia, il valore storico dell’Archivio è doppiamente importante: non solo a livello locale e nazionale, ma anche globale.

La geotermia rappresenta infatti un vero e proprio tesoro naturale che la Toscana ha saputo mettere a frutto per prima a livello mondiale.

Senza dimenticare i primi cenni storici legati alla geotermia con le terme etrusco romane e la Tavola Peutingeriana risalente al 70 d.C., che riporta le acque termali di Volterra e Populonia; o il riferimento alla scoperta, nel 1777, dell’acido borico nel lagone Cerchiaio di Monterotondo Marittimo da parte di Uberto Francesco Hoefer di Colonia sul Reno, “direttore delle spezierie granducali” della Toscana.

Poi, L’8 maggio 1818 Francesco Larderel, poi diventato Conte de Larderel, dava inizio all’attività geotermica per usi chimici che di fatto aprì l’era industriale della geotermia, per quasi un secolo caratterizzatasi con la produzione di boro per il settore farmaceutico, a cui seguì nel 1904 l’accensione delle prime lampadine grazie all’intuizione del Principe Piero Ginori Conti, che dette il via alla produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile (con produzioni crescenti da oltre un secolo in Toscana) geotermica.