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Geotermia: La Provincia di Siena è carbon neutral, la lotta alla crisi climatica riparte da qui

Con il contributo determinante offerto dal calore della terra è stato raggiunto un risultato unico in Europa, che adesso punta a farsi conoscere

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Con il contributo determinante offerto dal calore della terra è stato raggiunto un risultato unico in Europa, che adesso punta a farsi conoscere


L’Europa – e di conseguenza l’Italia – ha come obiettivo climatico il raggiungimento del traguardo “emissioni nette zero” da raggiungere entro 30 anni, ma c’è una fetta di Toscana che si è portata avanti: è la Provincia di Siena, che è carbon free quasi da un decennio.

Se una dozzina di anni fa infatti la percentuale di assorbimento era di poco oltre il 70%, già nel 2011 è stato superato il traguardo del 100% e nel 2016 la percentuale di abbattimento delle emissioni complessive della provincia di Siena (emissioni lorde – assorbimento forestale = emissioni nette) ha raggiunto il 108% sul totale.

Il territorio dunque è carbon neutral: significa che le emissioni di gas serra ovviamente ci sono, ma vengono completamente compensate dalla capacità degli ecosistemi locali di assorbire CO2.

Un risultato certificato dal gruppo di Ecodinamica dell’Università di Siena, attraverso un bilancio delle emissioni certificato ISO 14064: sappiamo così che le emissioni di gas serra del territorio – che vanta la disponibilità di energie rinnovabili come la geotermia, dalla quale arriva il 92% di elettricità prodotta localmente – vengono così neutralizzate.

Ma in quanti conoscono un risultato tanto eccezionale da assurgere ad esempio di livello globale?

In troppo pochi.

Per questo è stata presentata a Palazzo Sansedoni la nuova campagna di comunicazione dell’Alleanza Territoriale Carbon Neutrality Siena alla presenza di Carlo Rossi, presidente della Fondazione MPS, Francesco Frati, rettore dell’Università di Siena, Simone Bastianoni, presidente dell’Alleanza, ed Elena Petreni, direttore clienti dell’Agenzia Fuorisede.

Come spiegano dalla Fondazione il «tema ambientale, tra l’altro, risulta ancor più di attualità nel periodo di emergenza sanitaria Covid-19 che stiamo vivendo, in cui è emersa, da più parti e in più occasioni, l’interconnessione tra la questione ambientale, per l’appunto, e la pandemia. È aumentata, infatti, la consapevolezza dell’importanza di certe tematiche e questo singolare scenario ha aperto, pertanto, l’opportunità di divulgare e diffondere il contributo del progetto alla ripartenza del territorio».

Ecco dunque che «la campagna di promozione del progetto intende far conoscere a chi vive, produce e lavora nella nostra provincia, che questo territorio, oltre alle rinomate e ammirate bellezze naturali, ha il significativo valore pubblico e sociale di essere carbon neutral».

Un contesto in cui i Comuni geotermici svolgono un ruolo di primo piano. La presenza delle centrali geotermoelettriche presenti da Radicondoli a Piancastagnaio, passando per Chiusdino, contribuiscono in modo determinante al raggiungimento del traguardo carbon free.

Un ulteriore fiore all’occhiello per i Comuni toscani della geotermia, dopo che sei di loro (Castelnuovo Val di Cecina, Monterotondo Marittimo, Monteverdi Marittimo, Montieri, Pomarance e Santa Fiora) sono stati individuati da Legambiente come gli unici in tutto il centro-sud italiano a potersi fregiare del titolo 100% rinnovabili.