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Geotermia, la nuova frontiera dell’energia rinnovabile

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Franco Barberi, già capo della Protezione civile italiana e più volte sottosegretario di Stato, ordinario di Vulcanologia e geotermia all’Università di Roma Tre, è intervenuto a Palermo per un convegno organizzato sugli scenari possibili della nuove fonti rinnovabili e sugli impianti geotermici e chiarisce a Siciliainformazioni le potenzialità di questo nuovo settore.

Fonte: Sicilia informazioni.com

Autore: Sicilia informazioni.com

Barberi, l’Italia è il paese europeo con il più alto potenziale geotermico, che apporto può dare la Sicilia?

“Il bacino del Tirreno che comprende le isole vulcaniche delle Eolie fino alla Toscana fino al monte Amiata con flusso di calore elevato, è la zona preponderante con un vocazione geotermica particolarmente spiccata. La Sicilia vanta potenzialità importanti che con uno studio attento ed un uso appropriato possono essere decisamente sfruttate. Certo con criterio e senza improvvisazione”.

Ci può spiegare meglio questo mondo poco conosciuto?

“Se consideriamo le risorse geotermiche convenzionali, possiamo classificare di alta entalpia quelle in cui la temperatura del fluido è superiore a 150 gradi, e possono per la generazione di elettricità. Gli usi sono quelli di riscaldamento o di affrescamento degli ambienti. La Sicilia delle fonti rinnovabili ha una collocazione di tutto rispetto che magari, va compresa meglio”.

Da un punto di visto normativo qual è il principale riferimento?

“Il dlgs.22 del 2011 prevede che gli impianti abbiano emissione zero, quindi nulla. Esiste l’obbligo della reiniezione nel sottosuolo per generare energia”.

Gli usi su scala saranno prevalenti?

“Le possibilità nel settore sono di nicchia, ma è possibile distinguere e quindi sviluppare un uso domestico da un uso industriale”.