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Geotermia: la mappa della produzione in Regione che ammonta a oltre 5,5 miliardi di KWh

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La Geotermia in Toscana costituisce una della realtà rinnovabili più importanti d’Italia.

Fonte: La Nazione, Cronaca Toscana

Autore: Paola Fichera

Si contano 34 impianti, per un totale di 37 gruppi di produzione, tra le province di Pisa, Siena e Grosseto, e una produzione record di oltre 5,5 miliardi di kWh (chilowatt/ora) che consente di soddisfare il 27 per cento del fabbisogno elettrico regionale. Con un risparmio di oltre 3,9 milioni di tonnellate di CO2 e 1,3 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio: come dire fra le 10 e le 13 petroliere di stazza media.
L’Italia è il Paese dove l’energia geotermica è stata sfruttata per la prima volta a fini industriali ed è tuttora uno dei principali produttori di energia geotermoelettrica al mondo. Il 4 luglio 1904 per la prima volta in Toscana, a Larderello, furono accese cinque lampadine grazie alla trasformazione in energia elettrica della forza del vapore prelevato dal sottosuolo. Sempre in Toscana l’eccellenza tecnologica ha prodotto esperienze innovative, come la prima centrale al mondo che integra geotermia e biomassa realizzata a Cornia 2, nel Comune di Castelnuovo Val di Cecina.
L’ENTE preposto al rilascio delle concessioni minerarie è la Regione che, dopo una moratoria nella richiesta dei permessi durata sei mesi, alla fine del 2015 ha varato un documento che detta le regole per la richiesta di una concessione. Restano fondamentali le valutazioni di impatto ambientale, l’attenzione a evitare l’eccessiva concentrazione sul territorio dei pozzi estrattivi e, per la prima volta con maggiore sensibilità rispetto al passato, anche l’esame attento degli aspetti socio economici del nuovo impianto.
Gli studi della Regione prevedono anche che per garantire, come previsto dalla legge regionale 17/2015, l’installazione di 150 MW di potenza geotermica aggiuntiva rispetto a quella attualmente già prodotta, siano sufficienti ottanta nuovi pozzi.