Per il primo progetto, che punta a trovare soluzioni pratiche per ricavare minerali come litio, argento e oro dal fluido sotterraneo alle centrali geotermiche, ci sarà un finanziamento biennale di 460 mila dollari dal Ministero dell’economia, dell’innovazione e dell’occupazione neozelandese. L’elaborazione di nuove tecnologie, supportata dall’Università di Auckland, fa parte della più ampia strategia di comprensione del quadro normativo e della redditività del mercato.
Il finanziamento quadriennale di 4,4 milioni di dollari è stato pensato per il secondo progetto che dovrà sviluppare nuovi software integrati per la modellazione numerica, software di integrazione di dati geofisico-chimici e software di modellazione simulazione del flusso, utili nella gestione a lungo termine delle risorse nazionali.
l team applicherà questi programmi a sistemi geotermici della zona vulcanica di Taupo e avrà il sostegno dei principali sviluppatori della Nuova Zelanda, di specialisti di modellazione numerica statunitensi e svizzeri e di iwi groups con forti interessi nel settore.