Il Rapporto attività 2016 appena pubblicato dal GSE si sofferma non solo sulla produzione di energia –elettrica e non– da fonti rinnovabili in Italia, (anche grazie agli incentivi erogati proprio dal Gestore dei servizi energetici), ma inserisce nel calcolo dei costi-benefici anche le ricadute sociali degli investimenti sulle FER.
Il Gestore osserva in particolare quelle economiche e occupazionali.
Per quanto riguarda la geotermia, nel solo 2016, le ricadute economiche date dagli investimenti per le operazioni di gestione e manutenzione degli impianti di produzione elettrica esistenti ammontano a 53 milioni di euro; 40 milioni di euro è la stima del valore aggiunto generato dagli stessi investimenti, mentre 697 sono gli occupati diretti e indiretti (tutti individuati come “permanenti”) riconducibili ai medesimi investimenti.
«I risultati del monitoraggio –specificano dal GSE– riguardano le ricadute economiche, in termini di investimenti, spese O&M (Operation&Maintenance, ndr) e valore aggiunto, e occupazionali, temporanee e permanenti, dirette, indirette e indotte. Gli occupati stimati sono da intendersi in termini di ULA, Unità di Lavoro Annuali, che indicano la quantità di lavoro prestato nell’anno da un occupato a tempo pieno».