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Geotermia in salsa ungherese

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In Ungheria si prevede una crescita della percentuale di energia elettrica e termica proveniente dalla geotermia dall’8% attuale al 19% entro il 2020.

Fonte: Geotermia News

Autore: Redazione

Grande fermento per la geotermia in Ungheria. Nel giro di pochi mesi, per il settore, sono state confermate le lusinghiere aspettative. Il segretario di Stato incaricato per il clima e l’energia János Bencsik aveva annunciato a primavera che la percentuale di energia elettrica e termica proveniente dalla geotermia sarebbe cresciuta è dall’8% attuale al 19% entro il 2020.  Parole che hanno trovato un seguito nelle azioni che da allora sono state messe in atto.
Dopo aver raggiunto la piena operatività del nuovo impianto di teleriscaldamento geotermico nel comune di Szentlőrinc nel sud-ovest dell’Ungheria, gestito dalla Szentlőrinci Geotermia Zrt, adesso la società PannERGY, visti i positivi risultati delle prospezioni geotermiche effettuate nella zona di Miskolc-Màlyi ha deciso di iniziare la costruzione del secondo impianto che ha come obiettivo la produzione di oltre 3,1 megawatt di energia termica necessaria a fornire energia a 10.500 abitazioni e 200 unità commerciali.
L’impianto di Szentlőrinc, il più grande impianto geotermico del paese, fornirà riscaldamento e acqua sanitaria a circa 900 abitazioni. Il sistema di riscaldamento è destinato ad essere ulteriormente sviluppato a servizio delle scuole locali e degli edifici del Comune: inoltre grazie all’impianto l’acqua calda potrà essere usata per riscaldare impianti serricoli.
Il costo complessivo del progetto è stato di 3,1 miliardi (in fiorini ungheresi) e la sua realizzazione che ha richiesto oltre 4 anni di lavori, è avvenuta ad opera della stessa Szentlőrinci Geotermia Zrt e delle aziende di energia rinnovabile PannErgy (di cui fa parte la Szentlőrinci Geotermia Zrt) e Mannvit.
PannErgy, sta lavorando da tempo anche all`implementazione di un altro grosso progetto nel settore della geotermia, quello per il riscaldamento di Miskolc, terza città più grande in Ungheria dopo Budapest e Debrecen. Un progetto importante per la società dato che, come spiega la stessa PanneErgy « il mercato del riscaldamento di Miskolc è grande, a confronto con quelli di altri centri ungheresi e il nostro progetto copre una parte importante di questo fabbisogno».
Il progetto, nel Nord-Est dell’Ungheria, si chiama Miskolc Geotermia Jsc., ed è stato registrato nell’agosto del 2009 da PannErgy, che ne detiene il 90%, in joint venture con la Miskolc Heating Ltd., che possiede il restante 10% tramite il comune di Miskolc.
Dopo le prime prospezioni nella zona di Miskolc-Mályi la PannErgy ha dovuto aumentare l’area di ricerca ma i risultati sono stati all’altezza dell’impegno perché alla profondità massima prevista di oltre 2000 metri è stata rilevata una riserva geotermica di acqua a 110-120 gradi con una portata che raggiunge i 4.200-5.400 litri al minuto (circa 70-90 litri/secondo).
«Il risultato della perforazione va molto oltre le aspettative iniziali di PannErgy», aveva commentato la società, annunciando che la risorsa reperita avrebbe permesso di ampliare il progetto di teleriscaldamento.
«La grande quantità di acqua – dicono, infatti, dalla società – consente l’implementazione dell’intero progetto di riscaldamento geotermico per Miskolc».
Un risultato importante per il paese, che partecipa, tra l’altro con Morahalom, cittadina di 5.600 Abitanti, situata nell’Ungheria meridionale al progetto pilota europeo per lo sviluppo della geotermia in Europa, GeoCom, a sua volta inserito nel progetto di cooperazione Concerto che coinvolge 8 paesi europei tra cui anche l’Italia con Montieri. L’obiettivo è quello di aumentare l’efficienza del sistema geotermico già esistente a Morahalom, integrandolo anche con altri fonti rinnovabili.
La geotermia è comunque considerata una fonte strategica per l’Ungheria e secondo il Segretario di Stato incaricato per il clima e l’energia János Bencsik l’utilizzo di energia geotermica in tutte le sue forme potrebbe fare risparmiare al Governo ungherese milioni di fiorini, contribuendo ad evitare problematiche come l’effetto serra nell’assoluto rispetto dell’ambiente.