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Geotermia, il sindaco Emiliano Bravi: “Nuovi progetti? Vogliamo capire”

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I territori vogliono essere sempre protagonisti del “futuro e le scelte che riguardano il territorio devono essere prese dall’amministrazione locale e dalla comunità tutta”. Lo dice il sindaco di Radicondoli, Emiliano Bravi, a proposito di un progetto sperimentale sulla geotermia che riguarderebbe un impianto pilota nella zona di Serracona.

Fonte: GoNews.it

Autore: ANSA

Un progetto di cui il sindaco di Radicondoli non sarebbe stato informato, venendone a conoscenza solo attraverso il sito internet del ministero dello Sviluppo Economico. Bravi, in un’intervista a Sienanews.it, dopo aver ricordato che a Radicondoli la geotermia è ben integrata con il territorio, critica i contenuti “sommari” del progetto, un po’ come in passato avvenne nella zona di Lucignano. Un altro progetto di cui, in un primo tempo, “anche il nostro consorzio di sviluppo geotermico (Cosvig) era partner”.

In realtà, secondo il sindaco, avrebbe portato a “un regresso per la geotermia sui nostri territori e abbiamo dichiarato apertamente la nostra contrarietà a tutto ciò, non più tardi di poche settimane fa. Noi teniamo molto al nostro territorio e anche alla geotermia fatta bene – prosegue il primo cittadino -, e negli anni lo abbiamo fatto. Questo grazie alla serietà degli interlocutori ed anche perché siamo riusciti a tenere lontano gli speculatori o personaggi, che si dimenticano del passato solo per mero profitto personale”.

“Per fare geotermia seriamente è necessario kwow-how e professionalità con rispetto per le comunità locali ed i suoi territori e non sempre nel mercato delle energie rinnovabili si hanno queste caratteristiche” e magari si punta “ai certificati e agli incentivi che sono l’unico obiettivo”. Bravi annuncia l’intenzione di “capire quali sono i veri intendimenti” del progetto pilota e soprattutto “fare in modo che il volere della mia comunità sia valutato e soprattutto sia preso in considerazione. Nessuno si può arrogare il diritto di scegliere il futuro a nome di altri senza che quest’ultimo sappia qual è il vero sentimento della comunità”, conclude.