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Geotermia: il progetto da 50 milioni di euro di Hera

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Un progetto da 50 milioni di euro che riscalderà il 40% degli appartamenti di Ferrara, ovvero 37.500 alloggi.

Fonte: TelEstense.it

Autore: TelEstense.it

Sono i numeri del progetto di Hera che sta aspettando le autorizzazioni dalla Regione Emilia Romagna per realizzare una centrale geotermica in via Pioppa, tra Pontegradella e Focomorto, già finita al centro delle polemiche dei cittadini.

La multi utility chiama la centrale anche il polo per le energie rinnovabili che, secondo Hera, potrebbe essere una grande opportunità per consolidarsi fra le eccellenze italiane nel riscaldamento “verde”.

Per i dati di Hera, già oggi la geotermia alimenta il servizio di teleriscaldamento cittadino per il circa 42%.

Con il progetto allo studio, la percentuale salirebbe al 56%, una delle più alte in Europa.

La geotermia, secondo la multi utility, consente di evitare emissioni di anidride carbonica e di risparmiare il gas metano.

Con la nuova centrale di Pontegradella, la città verrebbe alimentata al 91% con fonti rinnovabili e di recupero.

Più della metà geotermia, quasi il 35% dai rifiuti bruciati nel termovalorizzatore, 9% gas metano e solo l’1% dal solare.

Con la geotermia per Hera si avranno dei benefici anche sulla bolletta: in un appartamento di 80 metri quadri, in classe energetica media, la tariffa attuale del teleriscaldamento consente di risparmiare circa il 21% rispetto al riscaldamento con una normale caldaia a gas.

L’impianto di Pontegradella dovrebbe entrare in funzione nel 2017.