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Geotermia, il consiglio regionale della Toscana sollecita l´accordo con Enel

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Il Consiglio regionale della Toscana ha votato ieri all’unanimità una mozione che impegna la Giunta a proseguire il percorso sulla geotermia e quindi a firmare in tempi rapidi l’accordo volontario con Enel, per dare piena attuazione al più generale accordo sulla geoetermia.

Fonte: Greenreport

Autore: Greenreport

L’accordo generale sulla geotermia, è
stato siglato il 20 dicembre 2007, presso il Ministero dello Sviluppo
Economico, dalla Regione Toscana, da 15 comuni, 3 province e 5
comunità montane delle aree geotermiche e da Enel.

Questo protocollo d’intesa per essere
pienamente operativo prevedeva la definizione di due accordi
subordinati che la regione si impegnava a siglare con le parti,
ovvero: uno con gli enti pubblici che avevano sottoscritto il
protocollo e l’altro con Enel.

Il primo de due è stato sottoscritto
nell’ottobre scorso, mente quello con Enel ancora no e proprio
questo è l’obiettivo della mozione votata ieri in consiglio.

L’accordo con Enel è importante
perché alla sua firma è subordinata l’erogazione dei
finanziamenti e l’attivazione di vari adempimenti nel campo della
tutela ambientale, previsti nell’accordo generale del 2007.
In
particolare l’Enel dovrà impegnarsi a migliorare l’impatto
dell’attività geotermoelettrica sull’ambiente, e per questo
dovrà sviluppare attraverso ricerche finalizzate l’impiego di
tecnologie innovative. Dal lato economico l’ impegno dell’azienda
dovrà sostanziarsi nel riconoscere adeguate compensazioni ai
territori interessati dalla coltivazione geotermica, tenendo in conto
in particolare la specificità rappresentata dall’attività
sull’Amiata, fortemente contestata negli ultimi anni.

Uno dei motivi che hanno ritardato la
firma del protocollo con Enel è da ricondursi all’esigenza di
chiarezza sorta in seguito alla segnalazione fatta dal l’Autorità
garante della concorrenza e del mercato, al governo e al parlamento,
per mettere in evidenza possibili distorsioni della concorrenza, che
potevano derivare dalla proroga dell’assegnazione delle
autorizzazioni di ricerca e coltivazione delle risorse geotermiche al
solito concessionario di sempre, ovvero l’Enel, quando invece il
settore è stato oggetto di liberalizzazioni del mercato. Una
segnalazione che ha richiesto prudenza da parte della regione.

La lettera inviata successivamente dal
presidente dell’Antitrust all’Assessore regionale alla tutela
ambientale e all’energia, ha chiarito i termini in merito alla
questione, segnalando che il protocollo d’intesa sottoscritto tra
Enel da un lato, e la regione Toscana, le province di Grosseto, Siena
e Pisa, i 15 Comuni e le 5 Comunità Montane delle aree geotermiche
interessate dall’altro, non era l’oggetto dell’intervento di
segnalazione dell’Autorità. Pur auspicando comunque l’Antitrust
il ricorso a procedure ad evidenza pubblica, fa sapere infatti che il
protocollo in questione rientra in una procedura contenuta in una
norma nazionale e quindi legittimo.
A questo punto quindi secondo
la mozione votata ieri in consiglio, non ci sono motivi per indugiare
oltre e s’invita la Giunta a procedere sia con la firma
dell’accordo sia con altre azioni che possono mitigare impatti da
una parte e dall’altra garantire maggiormente la sicurezza della
popolazione che vive vicino agli impianti.
Si chiede infatti che
la Giunta si faccia promotrice verso il ministero competente di
procedere al varo di norme, oggi inesistenti, riguardo ad alcune
sostanze prodotte da questo tipo di attività, tenuto conto del fatto
che nel corso di una recente visita alle centrali geotermiche
dell’Amiata, da parte di una delegazione della Commissione ambiente
della camera, il presidente della Commissione che la guidava, l’on
Alessandri, ha assunto l’impegno di interessare il Governo a questo
proposito.

Altro impegno richiesto, riguarda la
definizione, in tempi certi, dello studio assegnato all’agenzia
regionale per la salute (Ars) sugli eventuali rischi per la salute
delle popolazioni residenti nei comuni geotermici toscani.
Per
migliorare le possibilità di sfruttamento di questo tipo di energia,
si chiede anche che la giunta si faccia promotrice verso il ministero
dello sviluppo della modifica delle norme che la regolano,
introducendo elementi di semplificazione anche per lo sviluppo di
forme di coltivazione della geotermia per la produzione di energia
termica ed elettrica da media entalpia. Una attività che potrebbe
permettere un maggiore sfruttamento locale della risorsa geotermica.

Da questo punto di vista la firma
dell’accordo con Enel potrebbe dare seguito – si sottolinea nella
mozione- a progetti di sviluppo e ricerca utili all’economia
regionale e del territorio in cui si attua la coltivazione
geotermica.