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Geotermia: il British Geological Survey esplora le eccellenze toscane insieme al CNR

Enel: «La visita in Italia degli studiosi inglesi è stata l’occasione per osservare da vicino i luoghi in cui è stato sviluppato l’utilizzo della risorsa geotermica»

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Enel: «La visita in Italia degli studiosi inglesi è stata l’occasione per osservare da vicino i luoghi in cui è stato sviluppato l’utilizzo della risorsa geotermica»


Dopo gli incontri con i rappresentanti dell’International Geothermal Association, dell’Unione Geotermica Italiana e dell’Associazione Geotermica Tedesca, nei giorni scorsi i ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) e del British Geological Survey (BGS) – accompagnati da Geoffrey Giudetti del Centro di eccellenza geotermica Enel Green Power – hanno dedicato una giornata alle terre geotermiche di Toscana.

Come spiegano da Enel, il gruppo ha potuto «approfondire la storia di questa risorsa rinnovabile con una visita al Museo della Geotermia di Larderello e alle manifestazioni naturali di Sasso Pisano, che tra vapori, fumarole, geyser e putizze raccontano la geotermia in tutti i suoi aspetti di sostenibilità insieme all’innovazione continua dell’attività industriale», in grado di favorire esperienze di simbiosi con le peculiarità produttive locali.

A questo proposito, la giornata si è conclusa con la visita allo stabilimento di Vapori di Birra, il primo e unico birrificio geotermico al mondo, che utilizza il calore geotermico per il processo di produzione della birra artigianale.

«I ricercatori del CNR e del BGS stanno attivamente collaborando su tematiche di studio legate alla geotermia e la visita in Italia degli studiosi inglesi è stata l’occasione – concludono da Enel – per osservare da vicino i luoghi in cui è stato sviluppato l’utilizzo della risorsa geotermica, all’inizio per produrre un prodotto minerale importante come l’acido borico e poi l’energia elettrica. Nel Regno Unito, con particolare riferimento alla Cornovaglia, sono stati realizzati recentemente i primi pozzi profondi per la coltivazione geotermica, aprendo le potenzialità d’uso della risorsa geotermica sia per la generazione elettrica che per il calore, nonché per attività di ricerca e innovazione di crescente interesse in ambito scientifico».