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Geotermia, Idrotermia: Milano ora può scoprire l’acqua calda

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Il brevetto di Teon per ricavare energia pulita dalla prima falda

Fonte: Corriere della Sera/Corriere Economia

Autore: Barbara Millucci

L’acronimo Teon nasce dai termini «terra» e «on» (accensione). Ovvero riscaldare la terra in modo naturale, senza rilascio di sostanze nocive nell’aria e con il massimo del risparmio sulla bolletta.
Riccardo Bani, ingegnere nucleare, un passato in Edison, oggi è presidente di Teon, una startup specializzata in tecnologie innovative nel settore dell’efficienza energetica nata all’interno dello Science Park di Trieste. La società detiene un portafoglio di brevetti industriali per la produzione e commercializzazione di un’innovativa pompa di calore idrotermica in grado di produrre acqua calda ad alta temperatura, ad elevata efficienza, per il riscaldamento di edifici utilizzando energia rinnovabile.
«Installando sistemi di questo tipo, e quindi sostituendo le vecchie caldaie a gasolio o a gas con sistemi di pompe idrauliche di nuova generazione, si riescono ad azzerare le emissioni inquinanti in atmosfera, e in più si risparmia sulla bolletta energetica fino al 60% — spiega Bani —. La pompa di calore idrotermica è in grado di produrre acqua bollente a 80 gradi per il riscaldamento centralizzato e acqua calda sanitaria di edifici e grandi volumetrie in genere». Come? «Estraendo calore dall’aria e dall’acqua per il 70% dell’energia termica prodotta e utilizzando elettricità per il rimanente 30%». Pensiamo alle falde acquifere.
«In pratica preleviamo il calore presente nella prima falda acquifera della città, o anche di un fiume, solitamente non potabili, che innalziamo a temperature elevate grazie alla nostra pompa brevettata», aggiunge l’ingegnere. Si chiama idrotermia, e funziona, per capirci, come la geotermia che però usa il calore naturale della terra. Ma se le sonde geotermiche per estrapolare calore devono andare molto in profondità con costi esorbitanti, in questo caso basta scendere a 20 metri sotto terra. «A Milano basta arrivare a 10 metri di profondità per trovare la prima falda acquifera che negli anni si è parecchio rialzata», aggiunge Bani.
La sorgente sotterranea milanese è fredda, la startup riesce a riscaldarla talmente da eliminare anche ogni traccia batterica. Si tratta ovviamente di una fonte energetica pulita che azzera le emissioni di CO2 nell’aria. E visto che sono appena partiti i rincari sulle bollette di luce e gas (nell’ordine del +0,9% per l’elettricità e del 4,7% per il metano) è anche un’ottima alternativa per risparmiare. Inoltre questi nuovi sistemi di riscaldamento possono essere installati su impianti già esistenti in codomini di piccole dimensioni o in case unifamiliari, senza bisogno d’interventi strutturali o impianti speciali.