Attesa una delegazione a Roma «nei prossimi giorni». Bacci: «Un contatto diretto può aiutare a giungere ad una rapida risoluzione delle problematiche»
«Avevo invitato il ministro a visitare Larderello e gli impianti geotermici ma, considerati gli impegni, la visita non potrà tenersi nel breve periodo. Sono però grata che la mia richiesta di un incontro a Roma sia stata accolta in così breve tempo».
Il primo cittadino di Pomarance, Ilaria Bacci, annuncia così l’imminente incontro di una delegazione dei sindaci geotermici toscani col ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, a valle della lettera inviata nelle scorse settimane al dicastero per chiedere un confronto sulla geotermia e in particolare sulle problematiche connesse alla prossima scadenza delle concessioni nel 2024: «Il ministro ha risposto positivamente alla richiesta invitando la sindaca ad un incontro che si terrà nei prossimi giorni a Roma ed al quale parteciperà una delegazione di sindaci geotermici», spiegano da Comune.
Un ulteriore passo avanti dopo le parole al miele arrivate poche settimane fa dal ministro Cingolani, che al Parlamento ha riferito come la geotermia sia «assolutamente fondamentale, va potenziata».
«Ritengo – argomenta Bacci – che l’occasione di un contatto diretto con la struttura ministeriale, anche a supporto della posizione e delle azioni del presidente Giani, e di un costruttivo confronto sul tema della geotermia possa aiutare a giungere ad una rapida risoluzione delle problematiche che il settore sta affrontando ormai da diversi anni, e che questo possa servire anche a sgombrare definitivamente il campo dalla disinformazione che negli ultimi anni si è diffusa sulla materia della geotermia elettrica. Coglieremo l’occasione per cercare di far comprendere al ministero l’importanza, anzi l’essenzialità, della produzione di energia elettrica da fonte geotermica ed il ruolo che questa energia pulita e stabile può giocare sia nella transizione verso le nuove energie pulite che per assicurare la sovranità energetica del Paese, così mettendo anche in sicurezza l’Alta Val di Cecina che di geotermia vive da oltre un secolo in un rapporto di convivenza pacifica e costruttiva».