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Geotermia, i maestri del lavoro della Toscana visitano il villaggio Enel Green Power

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Alberto Taiti, Bruno Barbugli, Laurentino Menchi e Roberto Parri in tour per vedere da vicino le strumentazioni. Visite annuali che superano le 50mila presenze

Fonte: GoNews

Autore: ENEL – Ufficio Stampa

I Maestri del Lavoro della Toscana, nell’ambito di un’iniziativa in collaborazione l’Anse Toscana (Associazione Nazionale Seniores Enel), hanno visitato la geotermia Enel Green Power a Larderello. All’iniziativa erano presenti il Console regionale Maestri del Lavoro Alberto Taiti; il Console provinciale Bruno Barbugli; il Presidente Anse Enel regionale Laurentino Menchi e il Responsabile Esercizi Impianti geotermici Enel Green Power Roberto Parri. 
I rappresentanti dei Maestri del Lavoro hanno potuto conoscere la storia della geotermia, che affonda le radici nella seconda metà del 1700, con la visita al Museo della Geotermia, dopodiché si sono recati al soffione dimostrativo, agli impianti geotermici di Larderello che si caratterizzano per l’alto livello di innovazione tecnologica e alle Biancane di Monterotondo Marittimo.
Una visita apprezzata alla scoperta di una risorsa unica nel suo genere a livello nazionale, che produce energia pulita e crea lavoro con un indotto importante in tutta la Toscana: attualmente sono circa 650 i dipendenti Enel Green Power e oltre 1.000 i lavoratori dell’indotto indiretto.
A Larderello e in Toscana Enel Green Power gestisce il più antico complesso geotermico del mondo e detiene il know how della geotermia che esporta in tutto il pianeta. Delle 32 centrali geotermoelettriche di Enel Green Power, 15 insistono nella provincia di Pisa per un totale di 16 gruppi di produzione; 9 sono nella provincia di Siena per 10 complessivi gruppi di produzione; infine, 8 si trovano nella provincia di Grosseto. Oltre alla produzione di elettricità, la geotermia è preziosa per i cosiddetti “altri usi” del calore: in Toscana ci sono già 5 Comuni teleriscaldati grazie al calore geotermico (Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina, Monterotondo Marittimo, Santa Fiora e Monteverdi Marittimo e altri impianti sono in costruzione come quello di Montieri) e circa 250 mila i metri quadrati di serre, caseifici e salumifici che utilizzano il calore geotermico per lo svolgimento dell’attività industriale.
 Anche il turismo geotermico fa registrare oltre 50.000 visite l’anno con il Museo della Geotermia, le terme etrusco romane di Larderello, le manifestazioni naturali e il Parco geotermico delle Biancane a Monterotondo Marittimo.